Scaduto
Da diversi anni, Firenze è la sede di quelle fiere gastronomiche ed alimentari che vogliono far riscoprire i sapori della tradizione italiana, non disdegnando neanche le rivisitazioni in chiave moderna. Giornalisti, operatori di settore e amanti del cibo provenienti da ogni paese del mondo si ritrovano agli eventi enogastronomici di Firenze per godersi la bontà di cibi e vini nostrani.
Un’occasione per degustare dei prodotti italiani gustosi e di alta qualità è sicuramente il Taste, a Firenze. Una fiera che ormai da diverso tempo riunisce tutti coloro che amano il cibo e desiderano aggiornarsi sulle novità in materia di food culture.
L’evento avrà luogo presso la Stazione Leopolda di Firenze dal 9 al 11 marzo e chiunque può partecipare. Con più di 380 aziende ad esporre le loro bontà, quasi 2 mila prodotti e circa 50 mila pezzi in catalogo ogni appassionato avrà l’occasione di assaggiare proposte enogastronomiche di prima scelta e acquistare ogni genere di prelibatezza esposta in fiera. Chi vorrà, potrà assistere a conferenze con critici culinari e chef, pronti ad approfondire le tematiche più rilevanti in ambito food.
Altra fiera in cui mangiare del buon cibo e passare del piacevole tempo in compagnia è la Food Art Italy nel Centro Commerciale San Donato a Firenze. Più di 8 mila i visitatori nella prima edizione della kermesse, ora giunta al terzo appuntamento. La manifestazione, che prima si svolgeva a Pisa, offre nei giorni compresi tra il 14 e il 17 marzo l’opportunità di acquistare prodotti gastronomici di ogni tipo e di degustare sul posto tutte le pietanze proposte dai quasi 40 espositori tra italiani e stranieri.
L’evento è gratuito e aperto a tutti coloro che volessero assaggiare piatti a km 0, biologici, freschi e di ottima qualità. Oltre a ciò è possibile assistere a degli show cooking con chef impegnati in prove di pasticceria, nel parlare di visual food e in altre dimostrazioni.
Spazio al biologico
Per chi ama il cibo biologico, la fiera gastronomica Firenze Bio è la meta perfetta. L’evento cercherà di bissare il successo della prima edizione, realizzata nel 2018, a cui parteciparono circa 15.000 persone e 122 aziende.
All’interno della fiera, che si terrà dal 15 al 17 marzo alla Fortezza da Basso , saranno presenti dei ristoranti con menu composti esclusivamente da prodotti provenienti da coltura biologica.
Questa manifestazione è la riprova di come il cibo biologico non sia una semplice moda passeggera. Sempre più persone si stanno approcciando ad esso, preferendo a cibi ricchi di grassi delle scelte gastronomiche più salutari.
In un susseguirsi di eventi di vario genere, con espositori che presenteranno i loro cibi provenienti dal mondo Bio, ci sarà anche il tempo per degli interventi di formazione su questo argomento. L’obiettivo è di far comprendere a più persone possibili che il cibo biologico e biodinamico oltre ad essere un alleato della salute, possiede anche dei sapori e dei gusti prelibati.
Il buon vino e il buon olio non possono mancare
L’ 11 e il 12 febbraio sarà possibile sorseggiare del Chianti Classico presso la Stazione Leopolda di Firenze. Per la prima volta infatti, la degustazione di questo fantastico vino sarà aperta al pubblico oltre che ovviamente a giornalisti e operatori di settore.
Oltre ai già citati eventi gastronomici della Toscana, anche il settore vinicolo si ritaglia il suo spazio. Durante questo evento i partecipanti potranno assaporare ogni singola goccia di Chianti Classico, vivendo così un’esperienza irripetibile. E’ proprio questa l’essenza della enogastronomia: assaggiare del cibo di qualità pregiata accompagnato da dell’ottimo vino.
In aggiunta alla degustazione dei vini, le aziende produttrici del Chianti offriranno anche la possibilità di degustare autentico olio toscano .
Ogni prodotto da assaggiare è certificato DOP o IGP, sinonimi di massima garanzia per i consumatori. È sempre bene ricordare la forza giuridica di queste sigle. Spesso, infatti, la Corte di Giustizia ha dovuto risolvere contenziosi nati tra chi intendesse giustamente proteggere il proprio prodotto con le sigle DOP o IGP, e chi invece volesse registrare un marchio evocativo .
L’istituto giuridico alla base di queste controversie legali è infatti l ’evocazione, e si ha quando il nome di un prodotto può richiamare il nome di un’altro prodotto. Ogni qual volta un termine utilizzato per designare un prodotto contenga una parte di una denominazione protetta, che evochi al consumatore il prodotto a denominazione protetta, si ha una violazione.
A questo proposito, è sempre bene ricordare un caso emblematico che coinvolge proprio l’olio di oliva toscano: da una parte l’azienda francese “Toscoro” e dall’altra l’olio di oliva “Toscano” .
La Corte di Giustizia affermò la nullità del marchio “Toscoro” in riferimento all’olio di oliva “Toscano” . Questo per ragioni di somiglianza letteraria e fonetica . La Corte si espresse in tale maniera: << in ogni occasione in cui il consumatore ha davanti un prodotto Toscoro, avrà come immagine di riferimento l’olio di oliva “Toscano” che possiede l’indicazione geografica protetta (IGP)>>.
Tanti appuntamenti quindi all’insegna della buona cucina e del buon vino, per gustare e vivere fino in fondo i sapori, i profumi e gli aromi della nostra regione, e essere sempre più informati sul mondo dell’alimentazione sana, di qualità e certificata.
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