Mercoledì 03 Luglio 2019 Ore 17:16
A differenza di quello che si potrebbe credere, iniziare l'attività di tennista in Italia non è affatto semplice. Come riporta L’insider si stima che nel nostro paese un aspirante professionista debba sostenere spese pari a circa 17 mila euro all'anno. In talune occasioni però, arrivano delle soddisfazioni che ripagano ampiamente l'investimento economico e d'impegno che vengono fatti.
Il più recente esempio è indubbiamente quello di Matteo Berrettini. Il giovane romano, a metà dello scorso mese di giugno vincendo il torneo di Stoccarda è diventato il tennista italiano più giovane a vincere tre titoli ATP (Gstaad nel 2018, Budapest e Stoccarda nel corso di quest'anno). Il precedente primato apparteneva a quello che è considerato da tutti il pù grande tennista italiano della storia: Adriano Panatta.
Dobbiamo tornare indietro al 1974 quando il tennista romano proprio a Firenze vinse il suo terzo torneo ATP della sua carriera a soli 23 anni e 9 mesi. Berrettini ha battuto il primato di sette mesi, avendo vinto il torno di Stoccarda a 23 anni e 2 mesi, vittoria che lo ha portato pure a salire alla posizione numero 22 del ranking tennistico maschile mondiale.
Adriano Panatta invece qualche settimana fa è tornato a Firenze insieme ad altri grandi campioni dello sport come Andrea Lucchetta, Francesco Graziani e Jury Chechi, per partecipare ad Un Campione per Amico, l'importante e longeva manifestazione italiana a carattere sportivo-educativo, che proprio nel 2019 ha celebrato con questi grandi campioni, la sua ventesima edizione.
Chissà se a Firenze, qualche longevo appassionato di tennis ha ricordato a Panatta quel torneo vinto nel 1974 tenutosi ad inizio Maggio, dal 6 al 12 per l'esattezza, su terra battuta. A quell'evento i protagonisti assoluti furono lo stesso Panatta e Paolo Bertolucci. I due infatti si scontrarono nella finale del singolo con Adriano capace di imporsi in due set per 6-3 e 6-1. Nel doppio invece i due erano compagni e vinsero il match finale contro gli ungheresi Robert Machan e Balázs Taróczy per 6-3, 3-6, 6-4. Per la cronaca lo stesso Bertolucci vinse le successive tre edizioni del torneo in singolo battendo in finale i francesi Georges Goven e Patrick Proisy oltre all'inglese John Feaver mentre Panatta vinse nuovamente il torneo nel 1980 quasi alla fine della sua carriera che si concluse tre anni dopo. La vittoria a Firenze nell'80 rappresentò la sua decima e ultima vittoria in un torneo ATP.
Dal passato al presente e dunque da Adriano Panatta a Matteo Berrettini. Quest'ultimo ha un legame molto speciale con Firenze visto che il ragazzo è un tifoso della Fiorentina. Come mai Berrettini, romano, tiene per i colori viola? Il tennista lo ha spiegato in un'intervista, svelando che suo nonno è di Firenze e che suo padre da piccolo andava anche lui allo stadio, quindi tutta la famiglia gli ha passato la passione per i viola.
Berrettini ha pure confessato che negli ultimi anni, per via degli impegni della sua carriera professionistica, ha un po' di difficoltà a seguire partite e notizie, ma ciò non significa che ha dimenticato la sua passione per la Fiorentina. Quando gli chiedono di Chiesa, Berrettini risponde che sta dimostrando di essere davvero un grandissimo talento e che la sua speranza sia che rimanga alla Fiorentina, magari costruendo una squadra più competitiva proprio mettendo al centro del progetto Chiesa.
Dunque sia nel passato che nel presente, esiste un forte legame tra Firenze ed i più grandi tennisti italiani e potrebbe anche accade in un futuro più o meno prossimo. Perché se il torneo ATP già citato in passato ha concluso la sua storia nel 1994, è invece un appuntamento molto importante il Torneo Internazionale Giovanile di Firenze che si tiene al Circolo del Tennis della Città sin dal 1976.
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