Massimo Bassi presenta il monologo

Il pensiero evoluzionista fa la sua comparsa prima dell’Ottocento, ma è con il supporto delle ricerche e degli scritti di Darwin che trova la sua affermazione, assumendo una sua forma scientificamente definita. Si tratta di una specie di rivoluzione, che tra le altre cose porta con sé la possibilità di circoscrivere l’essenza, il destino e la storia umana all’interno del ciclo della natura. Un certo creazionismo e una certa metafisica non si rendono più necessari.

Questo nuovo paradigma antropologico, dal punto di vista storico culturale, è in relazione con premesse e conseguenze filosofiche importanti. Una relazione che vede certi pensatori tedeschi – tra diciottesimo e ventesimo secolo – svolgere un ruolo di primo piano. 

Il monologo dell’attore e filosofo Massimo Bassi toccherà la rivoluzione copernicana di Kant per passare alla centralità del corpo in Schopenhauer, allo storicismo immanentista di Marx per approdare all’animale uomo (orfano di Dio) di Nietzsche e alla filosofia come scienza della realtà naturale di Feuerbach fino all’uomo “gettato” nell’orizzonte mondano di Heidegger. 

Le parti del monologo saranno inframezzate da interventi musicali al pianoforte. 

Ingresso libero su prenotazione a: cultura@deutschesinstitut.it