La belle saison

Siamo nel 1971, Delphine, dalla campagna dove vive lavorando la terra con il padre si trasferisce a Parigi; qui incontra Carole, attivista femminista che convive con Manuel, e tra le due donne nasce una grande passione. Delphine è costretta a tornare alla fattoria e Carole la segue. In campagna, però, la coppia dovrà affrontare una realtà diversa.

Catherine Corsini, anche nella parte parigina non indugia nella narrazione di mode e stereotipi anni Settanta, né fa un film di militanza gay, pur trattando di un amore omosessuale non accettato.
La belle saison è piuttosto un racconto d’estate, la storia delicata di una passione contrastata, fuori da ogni facile schematismo; è un affare di donne, Delphine, sua madre e Carole.
Personaggi femminili credibili, anche nel fisico, interpretati tre attrici di indubitabile talento: Cécile De France, Noémie Lvovsky e Izia Higelin, talentuosa cantante prestata al cinema, vista recentemente in Rodin, nei panni di Camille Claudel

Catherine Corsini, attrice e regista francese “impegnata” con l'organizzazione Secours Populaire, nella campagna contro le violenze coniugali e il razzismo, oltre che in favore degli immigrati extra-comunitari clandestini, scoprì il cinema con Serge Toubiana (corso su Jean-Luc Godard) e Antoine Vitez. Dopo alcune esperienze televisive, nel 1999 firma La Nouvelle Ève, con Karin Viard protagonista. Il suo quarto film, La Répétition, del 2001, interpretato da Emmanuelle Béart e Pascale Bussières, è in concorso al Festival di Cannes 2001 (dove nel 2004 è membro della giuria). Nel 2006 esce l'autobiografico Les Ambitieux. I suoi film trattano generalmente dei rapporti d'amore, in particolare legati al tema dell'omosessualità.

Dove: Institut français Firenze, piazza Ognissanti 2

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