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Guida semi-seria all’imbrocco del fiorentino

Guida semi-seria all’imbrocco del fiorentino

Mai tentato di imbroccare un maschio fiorentino? Proviamo ad aiutarvi noi con questa guida semi-seria, frutto di una collaudata esperienza che, qualche volta, ha dato anche i suoi frutti. E se non funziona? Speriamo almeno di avervi fatto fare due risate. Adesso non vi resta che prendere appunti e mettere in pratica le nostre dritte il prima possibile. Buon imbrocco a tutte!

Il Tifoso
Conosce la formazione della Viola dal 1926 ad oggi. Non si è perso una partita al Franchi neanche con la broncopolmonite. Ha seguito la sua amata Fiorentina anche oltre confine, tiene più al suo abbonamento allo stadio che al suo lavoro. Se non tifi viola, non ci provare neanche. Non potrebbe funzionare. Se sei gobba, non lo dire mai. Neanche sotto tortura. Dove puoi incontrarlo? Con buone probabilità al Bar Marisa a scambiarsi pareri sull’ultimo acquisto, sulla partita passata e su quella ancora da giocare. Per fare colpo al primo appuntamento puoi scegliere due strade. La prima è arrivare super-preparata sull’argomento Fiorentina. Attenzione però: intraprendi questa strada solo se hai le basi. Se invece per te il calcio è un mistero, opta per un religioso silenzio e lascialo parlare di punizioni non date, fuorigioco e acquisti sbagliati. Annuisci ogni tanto ma non intervenire mai. Se le cose andassero bene potresti addirittura decidere di sposarlo e metter su famiglia. Sappi che tua figlia si chiamerà Viola e tuo figlio a soli 4 anni conoscerà tutto il repertorio dei cori da stadio. Per qualunque evento importante della tua famiglia - dovesse capitare di domenica - presenzierà esclusivamente con radiolina all’orecchio. Se tu decidessi di acconsentire all’installazione di Sky Calcio, la domenica casa vostra si riempirà di amici e di birra. Che non ti venga in mente di fare la tifosa occasionale esperta. Alla prima tua frase gridata contro lo schermo (giusto per sentirti parte del branco), potresti rischiare la vita.

Il Finto Intellettuale
Studente di Filosofia fuori corso, belloccio ma inaffidabile. Ama intortare le sue prede con discorsi impegnati. Nel suo guardaroba non mancano: pantaloni di velluto marroni o verde oliva, polacchine e maglioncini di lana ispida. Indossa spesso giacche dalle colorazioni sottobosco e una sciarpa intorno al collo. Il suo stile “finto trasandato” potrebbe ingannarti. In realtà il suo outfit è studiato a tavolino. Non ci cascare! Ma se è questo il fiorentino che vuoi, fatti un giro in Piazza Brunelleschi. Puoi trovarlo lì a discutere con i suoi simili, oppure alle Oblate a far finta di studiare. Solitamente esperto baccagliatore, il finto intellettuale potrebbe agilmente farti cadere nella sua trappola. La sera puoi trovarlo a La Citè, conosce tutti ma passa gran parte della serata in disparte. Osserva, studia le prossime mosse. Se vuoi far colpo su di lui, inizia a bazzicare luoghi che frequenta. Di solito le sue uscite hanno sede in Oltrarno: San Frediano e Santo Spirito. Se lo trovi in Piazza, inventati una scusa per attaccare bottone, una qualunque. Non appena inizia a parlare (e lo farà praticamente dopo mezzo secondo) intervieni solo con frasi del tipo: “Interessante, non lo sapevo”, “Davvero? Sai che non avevo idea?”. Deve avere l’impressione che sei colpita dalla sua intelligenza, dalla sua cultura e dalla sua preparazione. Meglio tentare l’approccio di sera, offrigli un po’ di tabacco (se fumi le sigarette tradizionali, per l’occasione passa al tabacco - Pueblo, s’intende. Se non fumi, fallo quella sera). Digli che hai voglia di fare due passi, che ami vagare senza meta nella tua bella Firenze e inoltrati in una delle tante viuzze strette della nostra città. Guardalo intensamente e.. les jeux sont faits!

Il Sessantottino Rimasto
Il sessantottino rimasto è un tipo alla mano, senza troppe pretese. Capello lungo spesso raccolto con uno chignon spettinato. Portava la barba da prima che la barba fosse prerogativa di tutti e ne va fiero. Le sue t-shirt hanno stampe di film, gruppi rock o simboli politici (falce e martello gialli su fondo rosso va per la maggiore). E’ stato sicuramente rappresentante d’Istitituto al Leon Battista Alberti e si è fatto più occupazioni lui di un operaio Fiat negli anni ‘60. Si è iscritto al DAMS nel 1999 ma non si è mai laureato. Gli anni dell’università li ha passati a bere birrini al Dragone o a fumare all’Anfi. Il sessantottino rimasto il sabato sera bazzica la Flog. Durante la settimana invece è impegnato a progettare la rivoluzione al Circolo Arci "Il Progresso" in via Vittorio Emanuele II. Se è lui l’obiettivo, fai quella politicamente impegnata. Butta lì un “Non esistono più gli uomini politici di una volta..”, “Eh..quando c’era Berlinguer”. Poi lamentati: “Non ci ascoltano, siamo solo pedine, numeri, vittime del sistema”. Raccontagli del Social Forum del 2002, digli che c’eri anche se in realtà nel 2002 facevi la quinta elementare. Se ti chiede che musica ascolti, fai il nome di un gruppo qualunque purché i componenti siano tutti morti o abbiano smesso di suonare agli inizi degli anni ‘80. Per il primo appuntamento indossa una vecchia maglietta sdrucita, meglio se politicamente o socialmente schierata (quella di Emergency o quella con la vecchia facciona del Che vanno benissimo), proponi una birretta tranquilla dal pakistano e poi due chiacchiere sulle scale di Piazza Santo Spirito. E’ quasi fatta. Se lo vedi reticente, digli che tuo padre era iscritto al PCI, impossibile che ti resista.

Il Fighetto
Petto in fuori e mele strette. Camicia sganciata fino all’ombelico, pantaloni all’ultimo respiro e Hogan ai piedi. Estetista due volte a settimana per gambe e torace lisci come l’olio. La Virgin di Firenze Sud è praticamente la sua seconda casa. Se vuoi tentare l’abbordaggio, non ti resta che iscriverti in palestra (anche solo per la prova gratuita). Occhio però: evita di presentarti in sala attrezzi con la t-shirt di tuo padre, sicuramente comoda ma poco attraente. Se vuoi fare colpo, chiedi informazioni sulle calorie di un gambo di sedano, fatti dare due dritte per addominali perfetti e glutei sodi e fallo sentire l’unico essere attraente sulla faccia della terra. Al di fuori della palestra puoi incontrarlo al Rivalta mentre sorseggia un Cocktail Martini insieme ai suoi amici boni o al Colle Bereto. Se vuoi provarci durante l’happy hour, evita il buffet come la peste. Limitati ad un ingenuo prosecco e a due carote. A cena con lui, si va dal Latini. Pagherà lui ma non te ne approfittare. Ordina i tuoi piatti in base alle calorie, evita la carne rossa e troppo vino. Lo shopping si fa da Desii in San Lorenzo o da Calvani. Con lui il tacco 12 è obbligatorio anche per fare la spesa all’Esselunga, quindi adeguati e buona fortuna! 

Il Forestiero
Se la tua preda è lui, devo confessarti subito una scomoda verità: l’unica donna della sua vita sarà sempre e solo sua madre. Inutile sforzarsi per dimostrare il meglio di te ai fornelli o all’asse da stiro, sua madre fa tutto sicuramente meglio di te. Anche se sono dieci anni che vive a Firenze, lontano da casa, l’attaccamento alla sua terra d’origine non si è affievolito e mai si affievolirà, anzi. Scende a casa per ogni festa comandata, compreso l’onomastico che “Giù l’onomastico conta, mica come qui”. Le vacanze estive? A casa da mamma, non scherziamo. Il forestiero è solitamente uno studente o ex studente fuori sede trasferitosi a Firenze a diciotto/diciannove anni per studiare. In tarda serata, puoi beccarlo in Sant’Ambrogio o a bere un Negroni dalla Rosy in Savonarola. Caratteristica costante di ogni forestiero che si rispetti è il bisogno di convivialità, sempre e comunque: le cene in casa con gli amici sono un must a cui non si può rinunciare. L’alternativa? La pizzeria napoletana, che lo fa sentire a casa. Con questa tipologia di fiorentino, proprio perché acquisito, non servono particolari doti da predatrice, sarà sicuramente lui a fare il primo passo. Preparati a consolarlo quando la mancanza del suo mare si farà sentire seriamente. No, portarlo alla spiaggetta sull’Arno, non lo aiuterà.

Il rileccato co’ quattrini
Campione di stile ed eleganza, il fiorentino rileccato co’ quattrini ha un fascino tutto suo. Sempre vestito di tutto punto, indossa abiti di sartoria, pochette che svolazza dal taschino, scarpa stringata lucidata alla perfezione, capello fluente sempre in piega e scia di Hèrmes che persiste anche dopo ore dal suo passaggio. Tiene alla macchina come fosse sua figlia: la lucida, la pulisce, ci parla. La usa poco, pochissimo. Insieme alla macchina ha comprato un garage privato in Viale de’ Mille (e lui abita in Via Gioberti) per paura di trovare graffi o ammaccature. Quando è costretto a parcheggiarla in centro, sta male. Se vuoi lui, preparati a spendere. Frequentare i suoi locali ti costerà un occhio della testa. Prova dal Procacci in orario aperitivo o a cena al Cestello. Per imbroccarlo devi essere brava, devi saperlo ammaliare. L’estate va al Flo’ al Piazzale, lo trovi in piedi al bancone, sempre elegantissimo, Negroni alla mano. Se alza un po’ il gomito, ti può capitare di vederlo ballare: piedi piantati in terra, leggero movimento d’anca, braccio alzato che ondeggia al ritmo della musica. Quella è l’occasione giusta per buttare il baco. Avvicinati e fagli i complimenti per il completo di seta. L’hai già conquistato riconoscendo il prezioso tessuto del suo abito.

Il Metallaro
Il metallaro fiorentino, diventa metallaro durante gli anni del liceo e resta metallaro per tutta la vita. Può appendere al chiodo gli anfibi borchiati e le t-shirt degli Iron Maiden, ma sempre metallaro nell’animo resta. Capelli lunghissimi a coprire il volto, pantalone di pelle che scricchiola al suo movimento, felpa comoda chiaramente nera. Ha studiato all’Istituto d’arte di Porta Romana e a ballare, negli anni d’oro, andava al Cencio’s. Se sei interessata al genere, prova a passare dall’Exenzia di Prato, troverai sicuramente qualcuno che può fare al caso tuo. Preparati al buio pesto e alla musica heavy metal sparata nelle casse. Non ti far spaventare dall’atmosfera dark, lo sappiamo tutti che i metallari hanno il cuore tenero. Per fare colpo, tingi gli occhi con una linea marcata di eyeliner, rossetto scuro e calza a rete. In settimana fai un salto al pub in Borgo Ognissanti al 114 rosso (il Trip Per Tre). Tra le chitarre elettriche appese alle pareti e i boccali di Guinness, potrebbe scattare la scintilla. Se non conosci AC/DC, Metallica, Guns’n’Roses e Rammstein, non perdere tempo e cambia preda, il Metallaro non è il tuo uomo.

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