Concerto di Natale dell'Orchestra Toscana Classica

Il concerto augurale si apre con due opere di Antonio Lucio Vivaldi (1678-1741), considerato il più importante, influente e originale musicista italiano della sua epoca, nonché significativo protagonista dello sviluppo e canonizzazione del "concerto". Entrambe le composizioni presentate - concerto in la maggiore e concerto in sol minore dell'Avvento - seguono la struttura classica del concerto in tre movimenti (di cui il primo e il terzo più veloci e il secondo più lento) che diverrà standard proprio grazie all'opera vivaldiana, molto conosciuta ed eseguita in Europa. I due tempi veloci presentano tradizionalmente la stessa architettura compositiva articolata in quattro sezioni orchestrali e tre lunghe parentesi solistiche. 

La stessa struttura si trova anche nel Concerto grosso per la notte di Natale di Corelli, che nel programma della serata segue i due concerti di Vivaldi ma si ipotizza - come per tutta la produzione concertistica corelliana - sia stato fonte di ispirazione cui lo stesso Vivaldi. Ottavo di 12 composizioni pubblicate successivamente alla morte di Corelli, il Concerto fatto per la notte di Natale (in sol minore) ha una struttura in sei movimenti e si conclude con la caratteristica pastorale ad libitum. 

Chiude la serata la Holberg Suite di Grieg, in cinque movimenti, ispirata a danze tipiche del '700 e composta per celebrare i 200 anni dalla nascita di Ludvig Holberg, umanista e drammaturno danese, nel 1884. Essa rappresenta quindi un esempio di musica del 19mo secolo pur recuperando forma e stile musicale dei secoli precedenti.