Scaduto
Retrospettiva integrale dei film con copie in 35mm per la celebrazione dei trent'anni dalla scomparsa del grande regista.
Il cinema è l’unica forma d’arte che – proprio perché operante all’interno del concetto e dimensioni di tempo – è in grado di riprodurre l’effettiva consistenza del tempo – l’essenza della realtà – fissandolo e conservandolo per sempre. - Andrej Tarkovskij, Scolpire il tempo.
Grazie alla collaborazione con la Cineteca di Milano e il cinema Spazio Alfieri, a Firenze si presenta l’occasione unica di ammirare i capolavori filmici girati da Tarkovskij in Russia, attraverso copie nuove in 35mm, in lingua originale con sottotitoli in italiano. I due ultimi film, girati in Occidente, Nostalghia e Sacrificio verranno proposti in formato digitale DCP. I film verranno presentati da Andrej A. Tarkovskij, presidente dell’Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij e Andrea Ulivi, fotografo ed editore.
Giovedì 26 gennaio 2017
Ore 18.30 IL RULLO COMPRESSORE E IL VIOLINO (KATOK I SKRIPKA)
Urss, 1961, 46’, ver. orig. con sott. in italiano
Regia: Andrej Tarkovskij
Scenegg.: Andrej Tarkovskij, Andrej Mikhalkov-Končialovskij
Fot.: Vadim Jusov
Int.: Igor Fomčenko, Vladimir Zamanskij, Natalya Arkhangelskaja, Marina Adžubej, Jura Brusser, Slava Borisov.
Al piccolo Saša l’esame del violino va male. Tuttavia il bambino matura una singolare amicizia con Serghej, un operaio addetto al rullo compressore. Saša riesce così a superare prove per lui difficili e inconsuete.
Ore 21.00 ANDREJ RUBLËV
Urss, 1966, 185’, ver. orig. con sott. in italiano
Regia: Andrej Tarkovskij
Scenegg.: Andrej Tarkovskij, Andrej Mikhalkov-Končialovskij
Fot.: Vadim Jusov
Int.: Anatolij Solonicyn, Ivan Lapikov, Nikolaj Grin’ko, Nikolaj Sergeev, Nikolaj Burljaev
Nella “indivisibile santità di un uomo volato via attraverso il cielo”, nella sofferta verità del popolo testimoniata da un buffone, attraverso la tentazione di una festa pagana e la confessione di una fede vissuta come legalismo persecutorio, nella rappresentazione della passione di Gesù Cristo e nella meditazione sul Giudizio Universale, in mezzo alle invidie, alle violenze, ai tradimenti perpetrati da religiosi, principi, tartari invasori, e da lui stesso con l’uccisione di un nemico, Andrej Rublëv ritrova la vocazione alla pittura nella vicenda del piccolo Boriska che riesce a fondere e a far suonare la campana. Gli otto episodi del film, nelle peripezie del monaco pittore di icone delineano il dramma di ogni vocazione artistica, dall’impeto ingenuo della giovinezza fino all’intima, gloriosa misericordia della maturità.
Venerdì 27 gennaio 2017
Ore 18.30 L’INFANZIA DI IVAN (IVANOVO DETSTVO)
Urss, 1962, b/n, 97’, ver. orig. con sott. in italiano
Regia: Andrej Tarkovskij
Scenegg.: Mikhail Papava, Vladimir Bogomolov, dal racconto Ivan di V. Bogomolov
Fot.: Vadim Jusov
Int.: Nikolaj Burljaev, Nikolaj Grin’ko, Valentin Zubkov, Evgenij Žarikov
Sotto i rami di un albero, nel labirinto di un bosco immerso nell’acqua di un fiume che segna il fronte della guerra, il piccolo Ivan recupera le linee russe dopo una missione di spionaggio nel territorio occupato dai nazisti. Gettato nell’abisso del male dalla violenza degli uomini che hanno ucciso la famiglia e distrutto il suo paese, Ivan ritrova la gioia dell’infanzia nell’apparizione della madre che lo chiama nel sogno dall’alto, dalla bocca luminosa del pozzo di casa. Questa visione guida Ivan al compimento del proprio dovere e del proprio destino, nell’ultima missione che il bambino decide di compiere contro il parere dei suoi superiori.
Ore 21.00 SOLARIS
Urss, 1972, 167’, ver. orig. con sott. in italiano
Regia: Andrej Tarkovskij
Scenegg.: Andrej Tarkovskij, Fridrich Gorenštein
Fot.: Vadim Jusov
Int.: Donatas Banionis, Natalya Bondarčuk, Juri Jarvet, Anatolij Solonicyn, Nikolaj Gri’nko
Nell’acqua di un fiume, il lento movimento dell’immagine iniziale segue il pulsare di alghe al flusso della corrente sino a svelare il volto del protagonista, l’astronauta Kris Kelvin in visita alla casa del padre prima della missione. Dalla struggente rievocazione del paradiso terrestre e del peccato di Adamo ed Eva, il protagonista si ritrova nelle profondità dello spazio siderale, sulla stazione orbitante attorno all’incomprensibile mistero del pianeta Solaris. Nell’abbandono di strutture tecnologiche in sfacelo, Kelvin scopre che il pianeta è un essere pensante, capace di materializzare il mondo interiore di ciascun uomo: di fronte alla visione del proprio sfacelo spirituale, un membro dell’equipaggio si è ucciso, gli altri vivono chiusi nelle cabine in compagnia di esseri deformi. Anche Kelvin deve affrontare questa terribile prova e, nella guarigione del cuore purificato, ritrova la casa e l’abbraccio del padre dentro un’isola creata da Solaris sull’acqua che copre il pianeta.
Sabato 28 gennaio 2017
Ore 18.30 LO SPECCHIO (ZERKALO)
Urss, 1974, b/n e col, 108’, ver. orig. con sott. in italiano
Regia: Andrej Tarkovskij
Scenegg.: Andrej Tarkovskij, Aleksandr Mišarin, Versi di Arsenij Tarkovskij letti dall’autore
Fot.: Georghij Rerberg
Int.: Margarita Terekhova, Filipp Jankovskij, Oleg Jankovskij, Ignat Danilzev, Anatolij Soilonicyn
Col ritmo di una confessione che sgorga lentamente dall’abisso insondabile dell’anima, Tarkovskij rievoca i momenti decisivi della propria esistenza, di fronte al medesimo volto di donna che è insieme madre e moglie, interpretate entrambe dalla stessa attrice. In una straordinaria restituzione scenica della realtà visibile del ricordo, resa possibile dallo specchio intatto delle fotografie dell’album di famiglia, il regista mette in scena la realtà inesplicabile della memoria personale, ponendo e intrecciando su un identico piano narrativo i sentimenti da bambino e sentimenti da adulto, nell’unità indissolubile del tempo esistenziale che è contemporaneamente passato e presente.
Ore 21.00 STALKER
Urss, 1979, 161’, ver. orig. con sott. in italiano
Regia: Andrej Tarkovskij
Scenegg.: Arkadij e Boris Strugatzkij dal loro romanzo Picnic sul ciglio della strada
Fot.: Aleksandr Knjazinskij
Int.: Aleksandr Kajdanovskij, Anatolij Solonicyn, Nikolaj Grin’ko, Alisa Freindlikh, Natasha
In un bianco e nero dalle tonalità livide e profonde, l’immagine in lento movimento descrive il risveglio e l’alzarsi furtivo di un uomo attraverso stanze disadorne e scrostate, immerse in una inquietante penombra ai margini della luce. Invano contrastato dalla moglie che gli ricorda la malattia della figlia, lo stalker decide di superare ancora una volta il confine che delimita lo spazio proibito della “Zona”, il territorio visitato da una presenza aliena capace di fermare ogni esercito, ma altresì capace di esaudire ogni desiderio dell’uomo pronunciato con fede dentro la stanza di un misterioso edificio, raggiungibile attraverso un pericoloso cammino noto solo a lui. Lo stalker deve condurre fino a quel luogo straordinario uno scrittore oramai privo di ispirazione e uno scienziato fallito.
Domenica 29 gennaio 2017
Ore 18.30 NOSTALGHIA
Italia/Urss, 1983, 130’, versione italiana
Regia: Andrej Tarkovskij
Scenegg.: Andrej Tarkovskij, Tonino Guerra
Fot.: Giuseppe Lanci
Int.: Oleg Jankovskij, Domiziana Giordano, Erland Josephson
La santità della bellezza che riverbera dal volto della Madonna del Parto di Piero della Francesca commuove lo studioso russo Andrej Gorčakov, alla ricerca di documenti sul soggiorno italiano del musicista Pavel Sosnovskij. La profondità della visione lo allontana dal fascino vuoto della sua interprete Eugenia e lo introduce all’ascolto del racconto drammatico fattogli a Bagno Vignoni da Domenico, un bizzarro personaggio che si era barricato in casa per sette anni in attesa della fine del mondo. Domenico si sente ora chiamato ad attraversare con una candela accesa la piscina di Santa Caterina, ma la presenza costante di turisti glielo impedisce e Gočakov accetta così di compiere quel gesto su richiesta di Domenico che scompare, per riapparire a Roma dove si dà fuoco sul Campidoglio, testimoniando nel suo gesto la follia dell’umanità. Gorčakov decide allora di attraversare la piscina con la candela accesa, ma vi riesce soltanto al termine di ripetuti tentativi: e lì, in solitudine, muore stroncato dal venir meno del cuore.
Ore 21.15 SACRIFICIO (OFFRET)
Svezia/Francia/Gran Bretagna, 1986, 143’, ver. orig. con sott. in italiano
Regia: Andrej Tarkovskij
Scenegg.: Andrej Tarkovskij
Fot.: Sven Nykvist
Int.: Erland Josephson, Susan Fleetwood
In una piccola isola che affiora appena dalle acque del Mare del Nord, Alexander passeggia in un bosco con il figlio Ometto, reso momentaneamente muto da una operazione alla gola, l’unico che pare disposto ad ascoltarlo, nell’irrimediabile distanza che lo separa dalla moglie e dalla figlia. L’annuncio di una guerra nucleare e i terribili segni che si susseguono, inducono Aleksander al voto solenne di sacrificare tutto quello che possiede per la salvezza del mondo. L’attuarsi del voto è reso possibile soltanto attraverso una notte d’amore con una donna dai magici poteri: così, nella luce del mattino, Alexander dà fuoco alla propria casa che brucia portando via con sé ogni male, mentre il figlio Ometto adempie la promessa fatta al padre di innaffiare un albero morto finché avverrà il miracolo di una nuova fioritura.*
*testi a cura di Giovanni Chiaramonte
Prezzo: € 6
Spazio Alfieri
Indirizzo: Via dell’Ulivo, 6 , Firenze 50122
Telefono: 055 53 20 840
Sito web: http://www.spazioalfieri.it
Facebook: https://www.facebook.com/events/800372073436675/?active_tab=about
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