Scaduto
Dal 24 ottobre al 28 gennaio la storia del Ghetto ebraico di Firenze, esistito in città tra il Sedicesimo e il Diciannovesimo secolo diventa una mostra organizzata dalle Gallerie degli Uffizi ed allestita in Palazzo Pitti, tra Galleria d’arte moderna, Sala del Fiorino e Sala della Musica.
Curata da Piergabriele Mancuso, Alice S. Legé e Sefy Hendler (The Medici Archive Project).
La mostra, articolata in cinque sezioni, attinge allo straordinario patrimonio culturale fiorentino e ad importanti prestiti internazionali e svela una pagina significativa e dimenticata della strategia politica dei Medici, in un contesto plurisecolare di conflitti, diplomazia e scambi culturali.
L’esposizione a Palazzo Pitti, però, ci dimostra che anche in passato un altro mondo è stato possibile, fatto di pacifica convivenza, rispetto reciproco e prosperità. Era il 1555, quando Papa Paolo IV con la bolla pontificia “Cum nimis absurdum” condannò gli ebrei a vivere relegati in un quartiere e a non poter svolgere alcuna attività se non quella di straccivendoli o robivecchi, Firenze non si adeguò, poiché i Medici, che nel secolo precedente favorirono l’insediamento in città di una comunità ebraica, erano loro amici.
La mostra ripercorre questa storia, evidenziando come, fin quando è prevalsa la tolleranza, l’ebraismo, che anche in seguito è pur sempre rimasto parte integrante della comunità contribuendo con propri usi e tradizioni all’identità fiorentina, è stato una delle radici di quella florida e possente pianta che è stata Firenze nell’era dell’Umanesimo e del Rinascimento.
Ingresso con il biglietto del museo.
Palazzo Pitti
Indirizzo: Piazza de Pitti, 1, Firenze 50125
Telefono: 055 294883
Sito web: http://www.uffizi.firenze.it/musei/?m=palazzopitti
Sito web: www.uffizi.it/eventi/ebrei-firenze
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