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Pnrr, Giani ai parlamentari toscani: “Gioco di squadra”

Pnrr, Giani ai parlamentari toscani: “Gioco di squadra”

Sabato 20 Novembre 2021 Ore 15:18

In questi giorni iniziano a prendere forma i progetti previsti dalla Regione Toscana per l’utilizzo dei fondi del PNRR.

Fare squadra e creare, come l’ha definita Giani, una ‘santa alleanza’ tra Regioni e parlamentari per cercare di portare a casa il massimo delle risorse e dei progetti dal Pnrr. A beneficio dello sviluppo e della ripresa della Toscana. Terzo incontro sul Pnrr organizzato dalla Regione per condividere informazioni e attività. Stavolta il presidente Giani ha incontrato, nel Saloncino del Teatro della Pergola a Firenze, i parlamentari della Toscana. Insieme a loro anche alcuni consiglieri e assessori regionali.

Giani ha dapprima illustrato le varie articolazioni del Pnrr e delineato lo stato dell’arte riguardo ai progetti già collocati nel piano stesso. Successivamente ha ascoltato i vari interventi dei parlamentari per raccogliere suggerimenti e sollecitazioni. “Ho notato uno spirito costruttivo che ha animato tutti i partecipanti – ha detto al termine il presidente -. Siamo tutti consapevoli di dover fare squadra perché l’obiettivo comune è portare più risorse possibili in Toscana perché il Pnrr possa essere volano di investimenti capace di attivare una modernizzazione in termini di servizi, infrastrutture e nuove opportunità per la ripresa e lo sviluppo”.

“A novembre 2020 – ha aggiunto Giani - abbiamo approvato il piano strategico regionale. Poi nel corso del 2021 si è verificato un progressivo spostamento della governance a livello del governo. Oggi questa centralizzazione è avvenuta nelle mani della cabina di regia che risiede presso il governo. Il Piano si articola in 6 missioni e 16 componenti, con qualcosa come 197 linee di finanziamento. Se non facciamo squadra per capire chi decide, come si decide e chi approva i progetti, rischiamo di avere una disaggregazione che può tradursi in bassa competitività”. “Anche io mi sono adeguato, concentrandomi sulla necessità di ottenere il maggior numero di risorse per far approvare più progetti possibili per la Toscana. Occorre una ‘santa alleanza’ tra Regioni e parlamentari per avere, in ciascuna delle 197 linee di finanziamento, qualcuno sul quale poter contare per spingere progetti e ottenere risorse attraverso l’interlocuzione con i vari livelli di governo, al di là della parte politica”.

La richiesta più forte emersa nel corso dei vari interventi è stata la necessità di fare raccordo. “Questa modalità di approccio – ha detto ancora Giani - è un metodo che vorrei consolidare: da un lato la Regione, con il ruolo di coordinamento e di traduzione dei bisogni effettivi dei territori; dall’altro chi siede in Parlamento, che è in grado di pesare sulle scelte del governo per riuscire a portare risorse per i progetti”. “Come progetto bandiera – ha concluso Giani - avevamo individuato quello relativo al contrasto dell’erosione costiera che coinvolge le cinque province che si affacciano sul mare. Un problema intensificato dai cambiamenti climatici e che è sempre più sentito. E’ un’idea, per ora. Occorrerà ascoltare anche quello che emergerà in proposito in consiglio regionale.

Uno strumento utile ai Comuni per avere tutte le info e le notizie sull'evoluzione del Piano. I documenti, gli avvisi, i bandi, gli approfondimenti, gli eventi in programma e quelli già passati: nasce sul sito di Anci Toscana uno spazio interamente dedicato al Pnrr, in continuo aggiornamento, dove poter trovare tutte le informazioni e le novità utili ai Comuni - e non solo - per conoscere e lavorare al meglio sulle sei missioni previste dal Piano varato dal governo per gestire i fondi europei stanziati per il post pandemia.

Una iniziativa molto attesa dagli amministratori che, in assenza di una comunicazione univoca da parte dei soggetti coinvolti, oggi faticano a trovare i riferimenti giusti sui finanziamenti e la progettazione delle opere.

Lo spazio raccoglie nella parte “in evidenza” il materiale che viene via via pubblicato da Governo, Regione Toscana e Anci nazionale; poi ci sono altre sei sezioni, una per ogni Missione del Piano, che contiene anche tutti gli appuntamenti su ciascun tema: digitalizzazione, innovazione e cultura; rivoluzione verde; infrastrutture per mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; coesione e inclusione; salute

Anci Toscana si è mobilitata fin dallo scorso aprile per fornire ai Comuni il massimo supporto possibile per informarli e prepararli alla rivoluzione del Pnrr - spiega il direttore Simone Gheri - Oggi che si stanno stringendo i tempi per la presentazione e l’avvio degli interventi previsti, offriamo uno strumento che potrà essere utile nel districarsi dalla giungla di informazioni che quotidianamente escono sul Pnr”.

In Toscana mancano 245 fra medici di famiglia e pediatri di libera scelta. Significa che se si fa una media di 1.100 assistiti a medico, ci sono circa 245 mila persone che non hanno assistenza di base in questo momento nella nostra regione”. E' l'allarme del presidente dell'Ordine dei medici di Firenze Piero Dattolo.

La situazione è più grave in alcune zone, in provincia di Firenze ad esempio a Pontassieve e Rufina. Altrove capita che ci siano paesi che hanno 10 mila abitanti dove ci sono solo 3 medici di famiglia. Così è impossibile andare avanti”, ritiene Dattolo.

E l'Ordine dei medici di Firenze chiede una svolta: “E' l'ora di una riforma strutturata del sistema. Il turn over è insufficiente e chi fa il corso di formazione non è utilizzato come dottore ma come studente con borse di studio da poco più di 800 euro al mese, e non ha tutele. Siccome la formazione dei medici di famiglia è competenza delle Regioni chiediamo che la Toscana aumenti il numero e il compenso delle borse di studio. Inoltre crediamo che la Regione debba farsi promotrice anche a livello nazionale e in Conferenza Stato-Regioni di una proposta per un cambiamento di status, perché queste figure vengano riconosciute e pagate come medici e non come studenti, magari con al loro fianco un medico esperto che faccia da tutor, come avviene in Germania. Se continuiamo così, tra pensioni e mancate sostituzioni, il sistema non reggerà” insiste Dattolo.

A proposito del futuro della Hitachi Rail, la più importante azienda manifatturiera del territorio, interviene  Daniele Calosi, Segretario Generale della FIOM CGIL di Firenze-Prato-Pistoia: “la nostra Confederazione, unitariamente con le altre, ha chiesto più volte di essere parte della Cabina di regia chiamata a decidere dei progetti che saranno parte del PNRR perché, se andiamo incontro ad un cambiamento radicale del modello di sviluppo, non è possibile che le scelte passino per l’ennesima volta sopra la testa dei lavoratori e dei loro rappresentanti. Vogliamo contribuire con le nostre proposte, partendo da un principio fondamentale: le aziende che usufruiranno dei fondi dovranno garantire la creazione di occupazione stabile e di qualità. Se Hitachi Rail beneficerà di tali risorse, attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico o anche attraverso la Regione Toscana, sarà necessario aprire un tavolo sui progetti finanziati, sul loro sviluppo e su come trasformarli in posti di lavoro. È il momento di dare risposte occupazionali ai lavoratori dell’indotto e degli appalti. Per questo chiediamo alla Regione di essere parte attiva nella gestione dei piani di rilancio e ridare centralità alle istanze dei lavoratori, in un momento in cui tale necessità è più che mai urgente”.

L'Ordine dei medici di Firenze chiede alla Regione un monitoraggio serio e aggiornato sulla carenza di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, e un piano di rilancio: “Non è un tema che va sottovalutato, tanto più in una fase in cui la pandemia torna a far salire il livello di allerta. Dove non c'è un medico di famiglia, i pazienti che non lo hanno possono ritrovarsi in difficoltà anche solo per avere un certificato. E per qualsiasi cosa devono andare ai Pronto soccorsi o alle guardie mediche. Oppure ci sono altri medici che si devono fare carico di altri assistiti, andando ben oltre il limite massimo consentito” spiega Dattolo.

Una delle proposte che l'Ordine sta valutando di formalizzare alla Regione è quella di “mettere insieme più medici di famiglia e fare dei team, delle squadre di copertura per assicurare l'assistenza di base in territori in difficoltà: è più facile occuparsi di più assistiti in team. Una questione prevista anche dal Pnrr. Esiste già in molti territori e funziona molto bene” osserva il presidente dei medici fiorentini. Osservando però che proprio il Pnrr ha dei limiti: “Nel piano nazionale di ripresa e resilienza non ci sono soldi per le assunzioni. E' vero che dalla legge di bilancio dovrebbero arrivare due miliardi in più sul fondo sanitario nazionale per i prossimi 3 anni. Se verranno impiegati per assumere medici di medicina generale e specialisti ospedalieri il sistema si può salvare. Altrimenti andremo verso una sempre meno strisciante e più evidente privatizzazione del sistema sanitario. Occorre pensare che già oggi su una spesa sanitaria nazionale di circa 120 miliardi l'anno ci sono 35 miliardi di spese cosiddette “out of pocket”, tra assicurazioni e istituti privati, c'è una privatizzazione già evidente, mentre il nostro auspicio è che il sistema rimanga pubblico, universale e gratuito”.

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