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Ortofrutticola del Mugello: Gaia Nanni al fianco delle operaie

Ortofrutticola del Mugello: Gaia Nanni al fianco delle operaie

Venerdì 07 Gennaio 2022 Ore 00:13

Firenze, 6 gennaio 2022 - “C'è una sottile linea tra l'esporsi e l'esibirsi una linea che noi attori dobbiamo tenere a mente ogni giorno. Io scelgo di espormi, di prestare la mia voce a chi ha la strada più in salita”.

Con queste parole l'attrice fiorentina Gaia Nanni ha deciso di scendere al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici dell'Ortofrutticola del Mugello portando lo spettacolo “Gli ultimi saranno ultimi”, davanti al piazzale della fabbrica di Marradi, domenica 9 gennaio alle 15,00 - Zona Industriale San Adriano - via Faentina 100.

L'attrice fiorentina ha infatti deciso di esibirsi in forma gratuita dopo che la bergamasca Italcanditi ha annunciato di voler chiudere lo stabilimento di Marradi per spostare a Bergamo tutta la produzione di marron glaces.

“Portiamo la storia dell'operaia Luciana in tournée da dieci anni – spiega Gaia Nanni -: mai come questa volta ha senso raccontarla. Sopra un trattore, davanti ad una fabbrica che rischia di sparire, un canto di rivoluzione per le operaie di Marradi. Siamo noi al servizio di queste persone”.

“La fabbrica dei marroni è la fabbrica di un paese – dice Tommaso Triberti, sindaco di Marradi -. L'invito, a chi sta facendo questa scelta sbagliata, è quello di venire a rendersi conto di cosa stiamo parlando: qui non si parla solo di una fabbrica, ma di un territorio e del suo cuore”.

L'azienda occupa una decina di lavoratori a tempo pieno e 80-90 stagionali all'anno per la produzione, la maggior parte di loro sono donne, mogli, mamme, nonne, che raccontano cosa vuol dire rischiare di perdere il posto di lavoro.

“Una perdita del genere – racconta Lara, una lavoratrice stagionale di 46 anni - è una tragedia, una tragedia non soltanto per noi operaie, ma per tutto il paese, perchè dà lavoro a tutta la comunità: dal negoziante fino a chi ha i castagneti. Personalmente quest'anno ho lavorato cinque mesi e mi sono sentita una signora, perchè non solo non ho dovuto pesare su mio marito, ma ho potuto anche contribuire alle spese di casa e ad aiutare i miei figli adolescenti. Sono riuscita a dare alla mia famiglia qualcosa in più. I proprietari – aggiunge - parlano di numeri, per loro siamo un numero, ma noi siamo persone, siamo esseri umani, che hanno bisogno di lavorare”.

“Credo che non sia umanamente possibile fare questo a noi dipendenti – dice Mila, anche lei operaia stagionale da più 30 anni nella fabbrica di Marradi -, che abbiamo sempre creduto nel nostro lavoro e nel nostro prodotto. Siamo inoltre principalmente donne, abbiamo sempre lavorato lì e non sarà facile per noi trovare un altro impiego. Come donna e mamma mi fa male pensare che la società di oggi pensi solo al guadagno e non alla comprensione degli altri”.

“Per un momento – scrive sul suo profilo Facebook l'attrice Gaia Nanni - vorrei essere potente come Mattarella e famosa come Lady Gaga e dire "col cavolo che la chiudete questa fabbrica". Invece faccio quello che posso. Sveglio il mio figliolo e gli dico tra il sonno e la veglia "oggi dobbiamo andare in un posto, hanno bisogno di noi". Anche di me? Soprattutto di te. Perché le rivoluzioni senza i giusti e i bambini riescono solo a metà”.

Gaia Nanni si cimenta da anni con successo in questo monologo, scritto da Massimiliano Bruno. Sul palco assieme a lei il musicista Gabriele Doria il cui talento cuce, sottolinea e amplifica tutta la struttura narrativa. La produzione è del Teatro Popolare d’Arte.

“Aprire e gestire un’impresa non è mai una questione solo privata, ma anche collettiva. E un imprenditore dovrebbe onorare gli impegni assunti nei confronti del territorio e delle persone che lo abitano. Per questo siamo profondamente amareggiati della decisione di trasferire l'Ortofrutticola del Mugello srl da Marradi a Bergamo”. Lo dice il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano, che unisce la voce della propria organizzazione di categoria al coro di proteste levatosi in Toscana da parte di istituzioni e società civile.

“Comprendiamo tuttavia quanto sia difficile fare impresa oggi, soprattutto in aree che, come le nostre bellissime montagne, scontano una forte marginalità e una carenza infrastrutturale che fa lievitare costi e problemi logistici. Eppure, proprio questa marginalità potrebbe diventare fonte di nuove prospettive di ricchezza, a patto che ciascuno – a partire dalle istituzioni – faccia la propria parte nell’elaborare le giuste strategie”, prosegue Cursano.

“Esprimiamo la nostra piena solidarietà nei confronti dei lavoratori e del territorio mugellano, che non può perdere un riferimento economico così importante. Sarebbe una ferita per l’intero sistema produttivo toscano e per le sue peculiarità. Non possiamo permetterci di gettare al vento competenze accumulate negli anni e legate ad uno dei nostri prodotti tipici migliori. Da parte nostra, ci impegniamo a rimettere al centro la responsabilità sociale delle imprese, ma al contempo chiediamo alle istituzioni di fare il possibile per costruire un ambiente favorevole allo sviluppo economico, partendo dal potenziamento delle infrastrutture. Se davvero vogliamo essere vicini ai lavoratori di Marradi con i fatti, e non solo a parole, dobbiamo creare le condizioni perché l’Ortofrutticola rimanga. La montagna deve restare un luogo bello e dignitoso dove vivere. Come Confcommercio Toscana – prosegue il presidente Cursano – siamo disponibili ad offrire la nostra collaborazione per elaborare progetti utili all’obiettivo”.

“Ad essere penalizzati da questo immotivato trasferimento non saranno solo i lavoratori dell’azienda ma anche le comunitá a cui quelle persone appartengono. Perchè verrà meno l’indotto di un territorio, Marradi, che dal 1984 a oggi si è sempre specializzato nella produzione e lavorazione dei marroni.Chiediamo dunque al ministro Orlando di intervenire con rapidità per evitare la chiusura dell’azienda e di conseguenza far impoverire un territorio che ha contribuito al successo di un prodotto made in Italy nel mondo. “Lo scrivono in una nota i deputati di Coraggio Italia Stefano Mugnai e Simona Vietina.

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