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Maggio Musicale: l’ipotesi di vendita dell’Archivio storico

Maggio Musicale: l’ipotesi di vendita dell’Archivio storico

Lunedì 29 Maggio 2023 Ore 21:10

Firenze, 29 maggio 2023 - Da qualche giorno i media danno particolare attenzione all'ipotesi di vendita del patrimonio dell'Archivio storico del Maggio per fare fronte alla crisi economico finanziaria della Fondazione.

"Oggi, ogni proposta tesa a garantire la sussistenza stessa della Fondazione va accolta e analizzata con la massima attenzione e grande senso di responsabilità. Ma tutto va ponderato, valutato e verificato anche nei termini tecnici corretti, a partire dal vigente vincolo unitario cui è sottoposto l'Archivio che si riferisce sia alla parte storica che a quella musicale. Si tratta di due unità inscindibili, comprese le preziose opere artistiche. Il Maggio, oggi, è tenuto a proteggere, conservare, inventariare e arricchire l'Archivio, e per farlo mette a disposizione circa 1000 mq complessivi per fare spazio a cassettiere, armadi, scaffalature ecc. per un totale di 2.500 metri lineari -si legge in una nota stampa del Maggio Musicale Fiorentino- Detto ciò, si ritiene, nel breve-medio termine, di avviare nuove ipotesi di valorizzazione del preziosissimo Archivio. È bene chiarire sin d'ora, però, che una eventuale alienazione di questi beni, anche a istituzioni pubbliche, richiederebbe tempi tecnici che non coincidono affatto con le esigenze straordinarie e urgenti del Maggio Fiorentino. Così come è stato più volte detto, purtroppo, al fine di garantire la solvenza della Fondazione sono necessarie entro un brevissimo termine, luglio 2023, risorse finanziarie e/o titoli certi cui poter fare affidamento. Per assicurare al Maggio Musicale Fiorentino e ai suoi lavoratori di affrontare il proprio futuro, a partire dal più prossimo".

"Lo stato di crisi economica in cui ė stato trascinato il Teatro dal Maggio da una gestione irresponsabile oggi ė evidente a tutti -affermano Rsa Slc Cgil e Fistel Cisl- Una voragine di spese e gestione fuori controllo che, oltre a chi aveva il compito di sovrintendere, chiama in causa numerosi soggetti che avrebbero potuto e dovuto controllare ed impedire quanto stava avvenendo. Da settimane il nostro appello è stato rivolto alla piena collaborazione tra Ministero, Regione Toscana e Comune di Firenze perché una delle Istituzioni musicali più importanti del nostro Paese non finisca per essere liquidata e oltre 300 famiglie finiscano per strada. Sappiamo tutti che c’è poco tempo, che serve subito un cospicuo intervento economico da parte dei soci affinché il Teatro non chiuda. Serve subito! Serve entro poche settimane.

La questione è drammatica ma semplice: se i soci della Fondazione interverranno entro alcuni giorni con le risorse necessarie, il nostro Teatro, pur leccandosi le ferite, andrà avanti; se questi si dovessero defilare, celebreremo la fine della storia del Maggio. E allora oggi vogliamo rivolgere una sola domanda: c’è qualcuno che vuole chiudere il nostro teatro, magari dopo non essere intervenuto quando era necessario perché non si arrivasse alla situazione in cui ci troviamo? Perché, se nei prossimi giorni si continuerà a parlare di vendita dell’archivio storico del Maggio per risolvere la crisi economica, vorrà dire che non si vuole affrontare il problema. Quando si sarà pronti a vendere, ammesso e per nulla concesso che questa sia una buona idea, il nostro Teatro sarà già fallito! Se c’è qualcuno batta un colpo".

“Abbiamo assistito oggi a quella che reputiamo l’ennesima figuraccia dell’Amministrazione comunale nei confronti della triste vicenda del Maggio Musicale, che vede le casse vuote e il reale pericolo di cassa integrazione per i tanti lavoratori e lavoratrici che vi operano. “Nessuno sa, nessuno ha il coraggio di dire come andranno le cose” precisa il consigliere Masi “Il Sindaco ha dato oggi la sua piena disponibilità a trovare soluzioni per il Teatro, quando è evidente che la situazione economica del Maggio è così grave che lo stesso commissario Cutaia non ha risparmiato parole per descriverne la gravità”.

“A mezzo stampa abbiamo appreso stamani, e ci è stato confermato in Consiglio Comunale nella seduta odierna, che si paventa la possibilità di vendere i tesori dei magazzini del Teatro per salvare lo stesso dal dissesto finanziario. Ricordiamo all’Amministrazione che mancano oltre 8 milioni di euro, da trovare entro due mesi, altrimenti assisteremo a uno dei più grossi fallimenti di questa Giunta” proseguono i pentastellati “Su questo punto, auspichiamo con fermezza che, al danno già in corso, non si vada ad aggiungerne un altro, vendendo i beni più preziosi del Teatro” conclude Masi.

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