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Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne

Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne

Venerdì 19 Novembre 2021 Ore 21:17

Spettacoli, mostre, incontri, letture. Ma anche l’inaugurazione di nuove panchine rosse in parchi e giardini, l’illuminazione di rosso delle porte storiche della città e una miriade di appuntamenti nei cinque quartieri: sono numerose e di vario tipo le iniziative organizzate per il 25 novembre - Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - per sensibilizzare, approfondire, analizzare e cambiare la realtà.

“Le restrizioni e le limitazioni conseguenti alla pandemia non hanno abbassato il bisogno e la voglia della nostra città di contrastare in ogni modo la violenza sulle donne” ha detto l’assessora a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese presentando le iniziative insieme a Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento e ai presidenti dei cinque Quartieri di Firenze Maurizio Sguanci (Q1), Michele Pierguidi (Q2), Serena Perini (Q3), Mirko Dormentoni (Q4) e Cristiano Balli (Q5).

“Così per questo 2021 abbiamo messo in campo un ricco programma che mira a sensibilizzare, informare e far riflettere su un tema ancora drammaticamente attuale come la violenza sulle donne. Le donne che subiscono violenza non devono sentirsi sole, hanno bisogno del nostro sostegno: noi cerchiamo di aiutarle a denunciare e vogliamo sensibilizzare tutta la nostra comunità e informare per prevenire la violenza. Grazie poi alla collaborazione fra istituzioni e associazioni lavoriamo per garantire alle vittime di violenza una forte rete di protezione”.

Con la collaborazione del Museo Novecento, delle Biblioteche, di Amnesty International, del Festival dei Diritti e di numerose associazioni, l’assessorato a diritti e pari opportunità e i cinque Quartieri di Firenze hanno dato vita ad un ampio ventaglio di iniziative che non si esaurisce nella giornata del 25 novembre ma continua anche nei giorni e nelle settimane successive.

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Museo Novecento rinnova il proprio impegno contro la discriminazione di genere attraverso la testimonianza dei versi di Anna Achmatova, Sylvia Plath, Antonia Pozzi e Anne Sexton, tra le più significative poetesse del XX secolo. Il reading teatrale Ho letto che l’anima è immortale, a cura di sei giovani attrici del gruppo I Nuovi, accompagna i visitatori negli spazi della mostra su Jenny Saville esaltando, tra recitazioni e significativi silenzi, i dipinti e i disegni carichi del forte gesto dell’artista britannica.

"Dal 2018, in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, abbiamo sempre cercato di responsabilizzare il pubblico su questo tema rimettendo l'arte al centro delle celebrazioni, perché proprio i linguaggi artistici offrono spunti che non cedono alle retoriche ma entrano nel vivo di quella che a tutti gli effetti deve essere dichiarata come una guerra civile" dichiara Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento. "Quest'anno il Museo Novecento accoglie la mostra di Jenny Saville, le cui opere non mancano di testimoniare tanto la bellezza quanto il dolore patito dalle donne, vittime di un regime patriarcale che può sfociare anche in insopportabili violenze fisiche e morali. Abbiamo voluto completare la giornata con un reading di giovani attrici della compagnia I Nuovi, che si cimenteranno con alcuni vertici della poesia mondiale, come Anna Achmatova, Sylvia Plath, Antonia Pozzi e Anne Sexton, nei cui versi risuonano le voci di tutte le donne del mondo". Giovedì 25 novembre il pubblico potrà accedere al Museo Novecento dalle 16 alle 20 per partecipare al reading (ingresso libero).

Molto bella anche la mostra a che inaugura il 25 novembre alla Biblioteca delle Oblate: intitolata “come eri vestita?” legata alla campagna di Amnesty international “#IoLoChiedo: il sesso senza consenso è stupro” la mostra racconta storie di abusi poste accanto agli abiti in esposizione che intendono rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subìta. L’idea alla base del lavoro è quella di sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. La mostra resterà aperta fino al 20 dicembre.

Grande l’impegno su questo tema da parte di tutte le Biblioteche comunali fiorentine che anche quest’anno ricordano la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con proposte di lettura, bibliografie tematiche, conferenze e presentazioni di libri: tanti eventi per informarsi, conoscere e riflettere su quanto è accaduto nel tempo e su quanto ancora quotidianamente accade. Fra le iniziative - che necessitano di prenotazione obbligatoria - c’è la presentazione del libro "Negretta. Baci razzisti" di Marilena Umuhoza Delli (Red Star Press) alla biblioteca delle Oblate il 25 novembre alle 17.30 che parla della violenza psicologica che continuano a subire le donne con la pelle nera con cittadinanza italiana. Sempre il 25 novembre alle 17.30 alla biblioteca Fabrizio De André incontro con Pietro Trapassi autore del libro “Laura Lanza, la Baronessa di Carini. Romanzo di Cappa e Spada” (Bonfirraro editore), un racconto di ambientazione siciliana in pieno Rinascimento dedicato al “primo femminicidio d’Italia”. stesso giorno e stesso orario alla biblioteca Mario Luzi Donne, pregiudizi e violenze. Oggi come ieri, a ogni latitudine e in ogni cultura la violenza sulle donne è sempre tristemente presente: un percorso su e di donne forti e coraggiose attraverso la lettura ad alta voce di testi contemporanei: storie vere, biografie e autobiografie. Il 23 novembre alle 18.30 alla Biblioteca Villa Bandini inaugura la mostra fotografica interattiva "Lo strappo": il percorso fotografico racconta le fasi ed i processi interiori ed esteriori dell'impatto che la violenza ha su una persona.

Molti altri sono però gli appuntamenti nelle biblioteche, che hanno presentato un cartellone davvero ricco e variegato: tutte gli appuntamenti su www.biblioteche.comune.fi.it. Anche i 5 Quartieri hanno organizzato una miriade di eventi sparsi in tutta la città per tutti.

“I cinque quartieri – spiegano i cinque presidenti dei Quartieri di Firenze Maurizio Sguanci (Q1), Michele Pierguidi (Q2), Serena Perini (Q3), Mirko Dormentoni (Q4) e Cristiano Balli (Q5) – hanno realizzato, insieme al territorio, molte iniziative per avvicinare le tematiche legate al contrasto alla violenza contro le donne coinvolgendo il più possibile le persone: dai ragazzi all’associazionismo alle realtà culturali a quelle sportive ed a quelle sociali. È un tema che deve vedere tutta la città unità. È importante avere una grande attenzione su questo tema che non deve esaurirsi con questi appuntamenti spalmati su diversi giorni ma deve essere tenuta viva tutto l’anno, per tutti gli anni a venire”.

Tra le iniziative promosse dal Quartiere 1 si segnala l’appuntamento il 25 novembre, alle 9, in via Faenza 103 organizzato da Nosotras Onlus che presenta “Il nome tuo” - Letture e ricordi per le donne vittime di violenza di genere con accompagnamento musicale di Shu-Mei Weng e Ciro Zingone. Alle 15, in piazza Santa Croce, flash-mob organizzato dalle associazioni del territorio. Nel Quartiere 2 il 25 novembre alle 17 a Villa Arrivabene si terrà la presentazione del libro “Storia e non storia di Rossella Casini - La donna che non mi hanno lasciato diventare” di Sabrina Sezzani. Presso l’Associazione Le Curandaie viene organizzata la mostra diffusa di opere d’arte visiva dal titolo “Riflessioni - Uomini allo specchio”. Sempre il 25 novembre alle 16 una delle panchine dell’Area Pettini Burresi in via Faentina 145 verrà dipinta di rosso come simbolo del contrasto alla violenza sulle donne. Alla biblioteca Mario Luzi, il 25 novembre, alle 17.30 “Donne, pregiudizi e violenze. Oggi come ieri, a ogni latitudine e in ogni cultura la violenza sulle donne è sempre tristemente presente”. Un percorso su e di donne forti e coraggiose attraverso la lettura ad alta voce di testi contemporanei.

Nel Quartiere 3 domenica 21 novembre alle 18, lo spettacolo “Donne” al Teatro Affratellamento in via Orsini 73. Dal 23 al 27 l’Associazione APS Echoes, presso la Biblioteca Villa Bandini, in via del Paradiso, 5 propone un'installazione multisensoriale e multidisciplinare “Lo Strappo”. Venerdì 26 novembre, alle 21, “Sibilla una donna molto speciale” con Dino Castrovilli presso la Pro Loco di Badia a Settimo, Circolo Boncinelli, in via di Ripoli 209. Sabato 27 novembre inaugurazione, alle 12, di una panchina rossa nel giardino di viale Tanini al Galluzzo. Alle 15 inaugurazione di una panchina rossa al parco inclusivo dell’Anconella. Sempre il 27, alle 17,30, Farm Teatro spettacolo propone “Che fare?” alla biblioteca di Villa Bandini, via del Paradiso 5.

Al Quartiere 4, sabato 20 novembre camminata Panchine Rosse con ritrovo e partenza alle 9.30 dalla panchina rossa del parco di Villa Vogel. Alle 18 al circolo Arci Isolotto: “Insieme alle donne afghane”. Domenica 21 novembre alle 18 alla Limonaia di Villa Strozzi concerto “Sulla mia pelle”. Lunedì 22 novembre, alle 15, all’area giochi di via Silvestro Lega inaugurazione panchina rossa e panchina arcobaleno. Alle 17 alla BiblioteCaNova presentazione del libro “Femminicidio da Otello ai nostri giorni” di Giovanni Farina. Martedì 23 novembre, alle 19, all’impianto sportivo dei Guelfi “Mettiamo la violenza fuori gioco - Triangolare Duccio Dini per Artemisia”. Mercoledì 24 novembre, alle 18, al giardino di Pontignale inaugurazione di una panchina rossa. Giovedì 25 novembre, alle 16, alla sala consiliare Tosca Bucarelli presentazione dell’associazione Stalking We Care. Sabato 27 novembre, alle 10, al giardino del Bindolo (Ponte a Greve) inaugurazione di una panchina rossa. Domenica 28 novembre, alle 10.30, all’impianto rugby di San Bartolo a Cintoia: “Florentia contro la violenza”. Lunedì 29 novembre, alle 16, al giardino Zamfir (Ugnano) “Lettura e ricordi. In nome delle donne vittime della violenza”. Sabato 4 dicembre, alle 16, alla BiblioteCaNova Isolotto “La violenza domestica, violenza di genere: le parole per narrarle”.

Al Quartiere 5, sabato 20 novembre alle 14,30, in via De’ Vespucci a Peretola, realizzazione di una panchina rossa. Lunedì 22 novembre, alle 12, all’istituto Avventista in viuzzo del Pergolino 8 inaugurazione di una panchina rossa. Mercoledì 24 novembre, alle 16, in piazza I Maggio realizzazione di una panchina rossa. Giovedì 25 novembre, alle 12, commemorazione in via Lazio, con deposizione di fiori alla targa di Irene Focardi, vittima di femminicidio. Alle 15, alla Biblioteca dell’Orticoltura, in via Vittorio Emanuele II, 4 realizzazione di una panchina rossa. Alle 15.30, in piazza delle Medaglie d’Oro, letture e ricordi in nome delle donne vittime di violenza. Sabato 27 novembre alle 9.30 passeggiata commemorativa con partenza da Villa Pallini in via F. Baracca 150/p. Sosta al cippo di Irene Focardi e commemorazione. Alle 16 commemorazione e apposizione di una targa per ricordare Michela Noli. Domenica 28 novembre, alle 15, nei giardini di via Morandi, realizzazione di una panchina rossa.

Per sensibilizzare contro la violenza sulle donne inoltre le Porte storiche della città saranno illuminate di rosso la sera del 25 novembre, mentre altre panchine rosse verranno inaugurate nei nostri parchi e giardini per far riflettere chiunque passi da lì su questo tema così drammatico. Fra le nuove panchine rosse che saranno inaugurate ci sono quella in via Vespucci a Peretola, una all’area Pettini Burresi, una all’Orticoltura e una ai Giardini Bonaparte. Panchina rossa anche in viale Tanini, al parco dell’anconella e all’Rsa il Giglio.

Fra le tante iniziative, inserite nel Festival dei Diritti e Femfestival e legati alla giornata contro la violenza sulle donne c’è “Play”, il concerto che si svolgerà alla manifattura Tabacchi il 27 novembre alle 18.30, presenta Loredana Lipperini.

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Un unico spettacolo in 50 città italiane per dire con forza no a ogni forma di violenza sulle donne. Si intitola “Il nome potete metterlo voi”, scritto e diretto dal regista Mauro Monni, ed è al centro del progetto “Una nazione, uno spettacolo” promosso proprio in occasione del 25 novembre.

Alla presentazione oggi a Firenze è intervenuta la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui Femminicidi.

"Questo spettacolo - sottolinea la senatrice del Pd Valeria Valente - ha un titolo esemplare: 'il nome potete metterlo voi'. Le storie delle donne che subiscono violenza fino al femminicidio finale si somigliano purtroppo nelle dinamiche, perché la violenza di genere è frutto della cultura della sopraffazione del sesso maschile su quello femminile, della mancanza di parità, di relazioni squilibrate, di una cultura ancora patriarcale. Di femminicidio muoiono più di 100 donne all'anno, una ogni 2-3 giorni circa. Eppure dietro ogni numero c'è una storia. Le leggi ci sono, ma bisogna cambiare la cultura, attraverso la formazione di tutti gli operatori della giustizia, della sanità, della scuola. Dobbiamo potenziare la rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio e soprattutto, quando le donne denunciano devono essere credute e tutelate. Loro e i loro figli. Insieme le donne possono farcela, lavori come questo sono preziosi".

“Un evento condiviso non solo in Toscana ma in tutta Italia, circa 50 città che ospiteranno questo evento. - è quanto ha evidenziato la vicesindaca di Firenze Alessia Bettini - Il tema della violenza di genere è drammatico e ci riguarda tutti, va combattuto con tanti strumenti ma sicuramente anche con la diffusione di una maggiore coscienza e consapevolezza. In questo senso la cultura ha un ruolo fondamentale. In questa occasione c’è stato anche un importante lavoro di squadra”. Presente anche l’assessora a Diritti e pari opportunità del Comune di Firenze Benedetta Albanese, che ha sottolineato come “l’impegno per il contrasto alla violenza di genere va avanti 365 giorni l’anno; le iniziative per il 25 novembre come questo evento rappresentano un’occasione di riflessione confronto e soprattutto di stimolo per intervenire a ogni livello”.

“Il progetto di Mauro Monni e dell’Associazione Sine Qua Non è un progetto importante. - ha fatto presente l’assessora regionale Monia Monni - Negli ultimi anni, il tema del femminicidio e, più in generale, della violenza di genere è diventato sempre più centrale nella discussione pubblica, ma non mai abbastanza. La cultura, e in questo caso il mondo del teatro giocano un ruolo fondamentale non solo divulgativo, ma anche educativo. Spesso si crede che le violenze di genere siano distanti da noi, ma basta davvero guardarsi attorno per capire che non è così. Penso che conoscere la natura violenta di certe relazioni, sia il primo passo di una presa di coscienza collettiva, per poi arrivare ad intervenire ed educare le generazioni future. Ringrazio per questo splendido lavoro Mauro e Sine qua Non.”

“Violenze e discriminazioni di genere offendono tutti e, soprattutto, tolgono alla nostra comunità ogni chance di effettivo progresso, ogni possibilità di cogliere le sfide della modernità – ha poi detto la Presidente della commissione Cultura del Consiglio regionale della Toscana Cristina Giachi – per questo oltre alla condanna dobbiamo lavorare sulla cultura della nostra società, come fa questa bellissima iniziativa, perché la vera parità di genere si realizza soltanto se cambia la cultura di uomini e donne. Bisogna consentire alle donne la possibilità effettiva di esprimere appieno i loro talenti nella vita professionale così come in quella collettiva in generale. Una nuova etica pubblica non può che passare da questa sfida e come Consiglio regionale intendiamo mettercela tutta”.

Un testo originale, privo di retorica, divertente e drammatico al tempo stesso, promosso in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne dall’associazione culturale Sine Qua Non. La storia di una ragazza prima e donna poi, che racconta di sé sulle pagine dei libri che ha da sempre “avidamente” consumato. Le grandi donne presenti nella letteratura saranno fonti di ispirazione per le sue scelte future. La protagonista è una donna senza nome che perderà la vita per colpa di un legame sinistro e imperfetto. Ecco spiegata la motivazione del titolo scelto dal drammaturgo Mauro Monni autore del testo, “Il nome potete metterlo voi”, perché la morte di una donna per mano di un compagno non può più essere considerata un fatto casuale da poter minimizzare, e anche il teatro deve fare la sua parte mettendoci la faccia. Lo stesso spettacolo sarà rappresentato in contemporanea in oltre 50 città italiane.

Sono oltre 50 i comuni che hanno aderito al progetto e che nella settimana del 25 novembre organizzeranno una rappresentazione dello spettacolo: Benevento, Bologna, Brescia, Buti, Capannori (Lu), Cagliari, Catania, Campi Bisenzio (Fi), Castellina in Chianti (SI), Castiglione Della Pescaia (Gr), Cosenza, Cremona, Cupello (Ch), Empoli (Fi), Fiorano (Mo), Firenze, Galeata (Fc), Genova, Guardiagrele (Ch), Jesi (An), La Spezia, Lecce, Livorno, Massa, Matera, Milano, Monsummano Terme (Pt), Napoli, Parma, Pescara, Piacenza, Pontedera (Pi), Rapolano Terme (Si), Reggio Emilia, Rocca San Casciano (Fc), Roma, Scarlino (Gr), Siena, Torino, Trento, Varese, i comuni appartenenti all’Unione Comuni Valdichiana Senese: Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, San Casciano Dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita Di Siena, Pienza e Trequanda.

A Firenze appuntamento al teatro Puccini martedì 23 novembre, sul palco anche le attrici Daniela Morozzi, Anna Meacci e il duo Meissa duo saxofoni composto da Alida Delle Lucche e Giulia Fidenti. Ingresso gratuito. L’iniziativa fa parte del Festival dei Diritti, manifestazione promossa dal Comune di Firenze.

Il progetto ha il patrocinio della Regione Toscana, della Regione Liguria e del Comune di Firenze, in collaborazione con il Consiglio regionale della Toscana.

Dal 1996 l'Associazione Culturale Sine Qua Non produce e distribuisce spettacoli di Teatro Civile e della Memoria rappresentati in tutta Italia e in Europa. Lo spettacolo “Feltrinelli, una storia contro”, già vincitore di diversi premi nazionali, ha superato le 260 repliche nell’arco di questi anni e nel 2011 ha partecipato, quale rappresentante per l'Italia, al "Festival Internazionale de Teatro de La Habana" a Cuba. Al monologo hanno fatto seguito numerose produzioni quali “L’ Isola delle Rose”, tragica e grottesca rappresentazione della micronazione sorta nel 1968 al largo della costa riminese; “Potente, storia di una gioventù preziosa” che racconta la Liberazione Partigiana di Firenze; “La Solitudine del Re, i 55 giorni di Aldo Moro nella prigione del popolo” che in maniera Shakesperiana narra la prigionia dello statista democristiano; "Libertad, come ti ho fregato Pinochet" che in chiave originale fa rivivere il dramma del colpo di stato cileno del 1973. Da segnalare inoltre gli spettacoli realizzati con il contributo del MIUR, Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca: "Ma la Mole no!" tratto dal libro di Giuseppe Culicchia, "1915-'18: guerra di vergogne e di eroi" scritto in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale e "Saint Louis, la nave della speranza", realizzato in occasione della Giornata della Memoria. Di notevole spessore sono le ultime produzioni: "A proposito di donne...", spettacolo al femminile che ha registrato il tutto esaurito in molte città italiane, e "Ite, Missa Est", monologo a due voci che da oltre due anni è in tournée nei teatri italiani. In collaborazione col gruppo musicale Il Banchetto di Firenze ha portato in teatro "Anime Salve a Spoon River" tratto dall'album “Non al denaro, non all'amore né al cielo” di Fabrizio De Andrè. Ultima produzione è l'esilarante black Comedy "Una famiglia (quasi) perfetta", spettacolo che sta raccogliendo ovunque successo di pubblico e critica, e soprattutto "Controcorrente. Gian Maria Volontè e il racconto di un paese imperfetto", spettacolo prodotto dall'Accademia dei Perseveranti di Firenze sulla vita del noto attore, che ha avuto l'onore di debuttare al prestigioso Festival della Versiliana nell'estate del 2020.

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