Scaduto
La Compagnia delle Seggiole, Once extraordinary events ed il CONSORZIO del VINO VERNACCIA di San Gimignano presentano VERNACCIA, NETTARE DI…VINO (LA VERNACCIA NELL’ANNO DI DANTE), letture radiofoniche e degustazione di Vernaccia.Lo spettacolo
Nel settecentenario dalla morte di Dante, la bianca e profumata Vernaccia di San Gimignano ha incontrato ancora il Sommo poeta, come quando da Fiorenza giunse alla <> nel 1308. Un chiacchierata piacevole e fresca, come il sapore e il profumo di quel tanto amato anche dal Papa Martino IV che per il suo peccato di gola è stato messo da Dante in Purgatorio.
E poi? Da quale remota antichità ci viene il vino?
Lo beviamo tutti i giorni, se non siamo astemi. L’abbiamo in casa, in cantina, in tavola come il pane quotidiano. È addirittura fratello liquido del pane, certamente fin da prima che Gesù Cristo lo eleggesse, insieme al grano, quale supporto materiale della sua perpetua reincarnazione.
In fatto di antichità il primato è della birra, la bevanda ottenuta con la fermentazione
dell’orzo e dell’avena. La vite, invece, apparve quando cominciava la storia civile dell’uomo.
Se così non fosse la Bibbia non l’avrebbe onorata attribuendone la coltivazione, dopo il diluvio universale, ad un Patriarca come Noè, quasi a riparazione e a compenso della troppa acqua elargita.
Si intuisce, leggendo la Bibbia, che uomini dall’intelletto già chiaro avessero distinto, tra i vegetali, una strana pianta dall’andamento serpentino, rampicante, il cui fiore non cadeva in primavera, ma prendeva consistenza di grappolo fra l’estate e l’autunno, si tinteggiava di rosso e prendeva, quindi, un color nero vellutato e un invitante profumo.
Vedendo che uccelli e animali se ne cibavano, se ne cibarono anche gli uomini, traendone forza e buon andamento per il corpo. Ma quando si resero conto, gli uomini, che il frutto della vite, fermentando, poteva diventare una bevanda più inebriante della birra, di più lunga conservazione e di pari effetto nutritivo?
Il giorno in cui se ne accorsero dovrebbe essere ricordato come quello di uno dei pochi eventi felici dell’umanità!
Giovedì 2 settembre 2021
Forte di Belvedere
ore 19.30 degustazione
ore 21.00 spettacolo
musiche selezionate da Vanni Cassori
a cura di Sabrina Tinalli
con Fabio Baronti, Luca Marras, Natalia Strozzi, Sabrina Tinalli
Allestimento e organizzazione: Roberto Benvenuti
Prezzo: € 20
Per informazioni sullo spettacolo o per prenotare la propria partecipazione è possibile telefonare tutti i giorni dopo le ore 15.00 al numero 3938137277.Forte Belvedere
Indirizzo: Via di S. Leonardo, 1 , Firenze 50125
Telefono: 055 2625961
Sito web: http://museicivicifiorentini.comune.fi.it/fortebelvedere/
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