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Che fine ha fatto il riconoscimento delle scuole di musica in Toscana?

Che fine ha fatto il riconoscimento delle scuole di musica in Toscana?

Giovedì 11 Aprile 2024 Ore 17:23

Firenze - "Dal dicembre 2022, quando abbiamo presentato in Consiglio Regionale la ricerca sulla presenza delle Scuole di Musica in Toscana, non abbiamo lasciato nulla di intentato perché i contatti con il nostro organo legislativo regionale potessero essere utili alla causa comune.

Le oltre 5 mila strutture presenti sul territorio, che si occupano con varie forme di rappresentanza dell'educazione musicale di base e dell'alta formazione, hanno evidenziato la presenza di un tessuto organico diffuso, alcune volte affidato ai Comuni ma comunque lasciato completamente a se stesso.

L'interesse alla costruzione di un Sistema Musica Toscana, più volte affermato negli Stati Generali della Cultura e dello Spettacolo dal vivo, non ha trovato nessuna manifestazione concreta sotto forma di una proposta di legge regionale che riconosca, valorizzi e incentivi l'offerta formativa in campo musicale.

Mentre le linee ministeriali indicano la collaborazione, insieme alla co-programmazione e co-progettazione con la Pubblica Amministrazione degli Enti del Terzo Settore, come asse preferenziale per l'accesso ai fondi, non si vede nessuna traccia di questo in ambito regionale.

Abbiamo fornito, su richiesta, alla Commissione consiliare competente il materiale occorrente per procedere alla stesura della bozza di legge, desunto dalle norme nazionali e da quelle già in vigore in Regioni più sensibili alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale ed educativo.

“Il nostro materiale ha fatto sì - spiega la presidente Aidsm Toscana Aps Ivana Ceccherini - che il Gruppo PD abbia presentato una mozione in consiglio perché fosse votata e inoltrata all’Assessore competente. Mozione presentata, ma poi tutto si è fermato, bloccato e arrivati a questo punto, in cui gli appelli cadono nel vuoto, abbiamo la sensazione di essere trasparenti, cioè invisibili ad occhio nudo. Quello che so di sicuro - conclude la presidente - e che non torniamo indietro e non ci scoraggiamo”.

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