Bansky, la nascita di un mito

Dal 15 giugno al 3 novembre, il nuovo Centro Culturale Cambio ospiterà la mostra "BANKSY. Nascita di un mito", promossa da Banca Cambiano 1884 ed Ente Cambiano, prodotta da Opera Laboratori e curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani.

L’esposizione ripercorre le tappe fondamentali della carriera dello street artist britannico Banksy, mettendo in evidenza le sue tematiche, i linguaggi, le tipologie di azione urbana e le modalità di comunicazione delle sue operazioni dal forte impatto etico. Il percorso espositivo esplora i momenti chiave del “Mito Banksy”, ricostruendo filologicamente il cammino dell’artista dal 1998 al 2009. La mostra presenta una serie di azioni notturne, collaborazioni, mostre, oggetti editoriali, serigrafie, multipli, video e testi che spiegano le ragioni alla base della nascita di questo mito contemporaneo.

Banksy rappresenta una figura unica nel panorama dell’arte contemporanea: un artista riconosciuto a livello globale che non può essere associato a una singola persona, ma piuttosto a un "mythos" (mito) letterario. Nessun altro artista suscita la stessa curiosità spasmodica del pubblico come Banksy. Tutti si interrogano su chi si celi dietro questo fenomeno creativo del nuovo millennio, quali motivazioni animino i suoi progetti urbani e come operi un artista fantasma che nasconde il proprio volto per diffondere opere politiche e sociali. L’arte contemporanea, dal dopoguerra in poi, ha spesso costruito le proprie mitologie in modo esclusivo, codificate da manifesti d’avanguardia e scritti teorici che ne rendevano complessa la comprensione per il grande pubblico. Banksy ha rivoluzionato queste regole, utilizzando le dinamiche della vita quotidiana "ad arte". 

Con Banksy, l’artista urbano diventa un editorialista visivo che risponde alle contraddizioni del potere con un’estetica retrofuturista e inclusiva, caratterizzata da bellezza, accessibilità, grazia e ironia. I suoi dipinti appaiono improvvisamente, vengono fotografati e condivisi, invertendo il tradizionale sistema dell’arte contemporanea grazie a un culto popolare che nasce dal basso.