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Dati personali e algoritmi tra GDPR e AI Act

Dati personali e algoritmi tra GDPR e AI Act

Venerdì 14 Giugno 2024 Ore 14:52

Lunedì 17 Giugno, ore 14.30, a Palazzo Incontri, il convegno di Fondazione CESIFIN “Alberto Predieri” con il patrocinio istituzionale del Garante per la Protezione dei Dati Personali L’Unione Europea è destinata ad assumere il ruolo di regolatore dei nuovi fenomeni digitali nel solco dell’esperienza di successo tracciata dal General Data Protection Regulation, divenuto vero e proprio legal benchmark globale. Il tratto comune della politica europea del digitale si riassume nella ricerca di un difficile equilibrio nei problematici rapporti che intercorrono tra persona, tecnologia, libertà, innovazione, Stato, mercato. Ed invero tale principio di composizione di divergenti interessi si rinviene non solo nel GDPR ma anche nei più recenti interventi regolatori della UE in materia di innovazione: emblematico da ultimo l’Artificial Intelligence Act, regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale.

Si registra infatti una tensione intrinseca tra tutela dei diritti fondamentali della persona e libertà del mercato, soprattutto dei mercati digitali. Tensione che peraltro non può risolversi in danno di diritti fondamentali della persona tutelati dall’art. 2 della nostra Costituzione, oltre da varie disposizioni della Carta dei diritti fondamentali della UE e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

Il Convegno scientifico, promosso dal Centro Studi Diritto Nuove Tecnologie – DNT® e dalla Fondazione Cesifin Alberto Predieri, ente strumentale di Fondazione CR Firenze, con il patrocinio del Garante per la protezione dei dati personali, vedrà intervenire autorevolissimi studiosi ed esperti della materia, che sottoporranno a scrutinio, sulla base di riflessioni teoriche e di esperienze pratiche, la complessa tessitura ordinamentale sopra descritta ed in particolare la dinamica dei rapporti tra GDPR e AI Act.

Dal super-calcolo ad alte prestazioni fino all’intelligenza artificiale, l’Ateneo fiorentino svela il futuro della scienza dei dati. “L’Università di Firenze al passo con il futuro del super-calcolo e dei big data” è il titolo del workshop ospitato lunedì 17 giugno in Aula Magna (ore 9 – piazza San Marco 4, Firenze).

La manifestazione è organizzata per il centenario dell’Ateneo nell’ambito del ciclo “Molecole in mostra. La vita avventurosa della chimica che ci circonda”. Offrirà l’opportunità di avvicinarsi alle tematiche riguardanti big data, quantum computing e high performance computing (HPC); concetti ancora poco conosciuti ma che hanno acquistato una crescente importanza nello sviluppo tecnologico e, molte volte inconsapevolmente, nella vita di tutti i giorni.

Sarà anche l’occasione per tracciare un bilancio di mid-term delle attività svolte dal Centro nazionale 1 “HPC, i Big Data e l’Informatica Quantistica”, realizzato con i fondi PNRR. Unifi è una delle 24 università italiane coinvolte: a parteciparvi sono i Dipartimenti di Chimica "Ugo Schiff" (DICUS), Scienze della Terra (DST), Fisica e Astronomia (FISICA), Ingegneria Industriale (DIEF), Ingegneria Civile e Ambientale (DICEA), Statistica, Informatica, Applicazioni "Giuseppe Parenti" (DISIA), Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI), Ingegneria dell'Informazione (DINFO), Matematica e Informatica (DIMAI) e Biologia (BIO).

Ad aprire l’incontro, con i loro saluti, saranno Marco Pierini, prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale, e Federico Totti, docente DICUS e referente scientifico delle attività del Centro per l’Ateneo. Con il coordinamento di Federico Totti, Vitaliano Ciulli (FISICA), Emanuele Marchetti (DST), Michele Marconcini (DIEF) e Matteo Briganti (DICUS), il workshop illustrerà le diverse tipologie di ricerca affrontate dagli studiosi fiorentini all’interno degli spoke, i “raggi” che compongono ogni Centro nazionale: ricerca fondamentale e space economy, ambiente e disastri naturali, modellazione multi-scala e applicazioni ingegneristiche, scienze molecolari e dei materiali.

“Con questo appuntamento – spiega Totti – ci rivolgiamo a tutti coloro, specialmente i più giovani, che desiderino conoscere l’impatto dei supercomputer in molteplici ambiti della nostra vita, quindi non solo nella ricerca di base ma anche in quella applicata. Il Centro nazionale ha visto la partecipazione di più di 80 studiosi Unifi, tra ricercatori, post-doc e dottorandi. Ha dato modo di creare o rafforzare rapporti tra le diverse realtà tecnico scientifiche dell’Ateneo e rappresenta una rampa di lancio per future collaborazioni tra l’Ateneo e altre realtà del mondo della ricerca e industriale – aggiunge Totti –. Nell’anno del centenario, il nostro prossimo obiettivo sarà dotare l’Università di un proprio centro di super-calcolo in tempi brevi”.

Cose da fare a Firenze