Scaduto
Il violoncellista Mario Brunello non si è mai accontentato di una carriera che corre lungo i soliti binari del concertismo internazionale. Non ama le strade battute, si annoia a ripetere liturgie a cui il pubblico si è ormai assuefatto. Perciò porta il suo prezioso violoncello secentesco a suonare sulle Dolomiti, sulle Apuane o nel deserto.
Perciò, in una fabbrica dismessa della sua Castelfranco Veneto, ha creato un’officina artistica per sperimentare nuove forme di spettacolo. Perciò, per il Mulino, ha scritto un libro, Silenzio, che sintetizza la sua filosofia di vita. Ed è per questa sua curiosità insaziabile che, oltre a far tanta musica da camera (specie con il pianista Andrea Lucchesini), sconfina in altri generi musicali e si trova a collaborare con Vinicio Capossela, Uri Caine e con l’attore Marco Paolini. Dall’Orchestra della Toscana, di cui è amico da tanti anni, torna con un programma in cui non si risparmia. Tutto nelle sue mani. Tutto incentrato sulla Russia ottocentesca.
In queste composizioni la musica di Mozart, idealizzata come luogo di eden, si riflette in quella di Čajkovskij (attraverso il cimento temibile della Variazioni su un tema rococò), e questa a sua volta si rifrange nelle composizioni dei suoi contemporanei Anton Stepanovič Arenskij e Anton Rubinstein.
Teatro Verdi
Indirizzo: Via Ghibellina, 99, Firenze 50122
Telefono: 055 213496
Sito web: http://www.teatroverdionline.it/
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