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 N.I.C.E. Ireland

N.I.C.E. Ireland

Mercoledì 18 Maggio 2022 Ore 01:05

N.I.C.E.-New Italian Cinema Events è un’associazione culturale nata a Firenze con l’obiettivo di promuovere il nuovo cinema indipendente italiano all’estero, attraverso l'organizzazione di festival e scambi culturali negli Stati Uniti, Europa, Russia, e Dubai. Quest’anno N.I.C.E. Presenta la prima edizione del Festival in Irlanda, a Dublino e Cork.

La selezione di quest’anno resta fedele alla sua missione di conoscenza e valorizzazione del nuovo cinema italiano, che è sempre stato capace di registrare le novità, le sperimentazioni e promuovere cinema di qualità. Un festival di persone, di riflessioni, di scambi, di sguardi attenti sul cinema e, soprattutto, di incontri.

N.I.C.E. Festival declina opere diverse per ispirazione, temi, linguaggi e tecniche: dalla docufiction al reportage, opere di grande valore artistico e di grande impatto emotivo, al fine di presentare diversi aspetti dell'italianità contemporanea.

La selezione N.I.C.E. IRLANDA - 2022

CALCINCULO (Swing Ride) opera seconda di Chiara Bellosi

È la storia di formazione di Benedetta, quindicenne decisamente sovrappeso, e del suo folle incontro con Armando, alias Amanda, transessuale senza fissa dimora che vive in fiera e che la porta nel suo mondo errante e sregolato.

Un film intimo e profondo. Forse è vero che si cresce anche a calci in culo. Ed è vero che quando la giostra gira veloce ci sembra di volare e non vorremmo scendere mai. È questo che succede a Benedetta quando incontra Amanda e decide di seguirla nel suo mondo randagio.

ENNIO di Giuseppe Tornatore

Ritratto del musicista più popolare e prolifico del ventesimo secolo, il più amato dal pubblico internazionale, due volte premio Oscar, autore di oltre cinquecento colonne sonore indimenticabili. Il documentario lo racconta attraverso una lunga intervista di Tornatore al Maestro, testimonianze di artisti e registi (fra cui Bertolucci, Montaldo, Bellocchio, Argento, i fratelli Taviani, Verdone, Levinson, Joffé, Stone, Tarantino, Springsteen, Piovani), musiche e immagini d’archivio.

Un omaggio cinematografico al ‘caro Ennio’ attraverso il quale Tornatore riesce a mostrare un grande Morricone, abbattendo pian piano il muro di rigore, diffidenza, timidezza e riservatezza dell’inventore della musica per il cinema.

EUROPA (Europe) di Haider Rashid (presentato alla Quinzaine des Rèalisateurs e vincitore del Beatrice Sartori Award Cannes della critica indipendente ).

Confine tra Bulgaria e Turchia: il giovane iracheno Kamal sta cercando di entrare in Europa a piedi attraverso la rotta balcanica. È braccato dalla polizia bulgara e dai “cacciatori di migranti”. Attraverso la storia del suo viaggio, si raccontano il dramma e le traversie dei migranti.

È un survival movie basato sulle azioni e sulle immagini, che mette lo spettatore nelle stesse condizioni del suo protagonista. Un’apnea lunga poco più di un’ora, che restituisce in pieno l’angoscia, la paura, il senso di smarrimento, quell'“a tu per tu” costante con la morte che ogni migrante vive sulla propria pelle.

FUTURA di Alice Rohrwacher, Pietro Marcello, Francesco Munzi

È un’inchiesta collettiva svolta dai tre registi, che ha lo scopo di esplorare l’idea di futuro di ragazzi tra i 15 e i 20 anni, incontrati nel corso di un lungo viaggio attraverso l’Italia.

Un ritratto del paese osservato attraverso gli occhi di adolescenti che raccontano i luoghi in cui abitano, i propri sogni e le proprie aspettative tra desideri e paure.

IL SILENZIO GRANDE (The Great Silence) di Alessandro Gassmann

Una storia segnata dai conflitti, gli equivoci, i confronti, le voci e i silenzi di una famiglia tanto eccezionale quanto caotica e disfunzionale. Tratto dall'omonima pièce teatrale di Maurizio De Giovanni.

Parliamo di famiglia, di cambiamenti inevitabili, del tempo che passa, nella metà degli anni Sessanta a Napoli, con una famiglia che dovrà affrontare una vita diversa dalla precedente. Un film di luci, ombre, di silenzi e di esplosioni di parole, di risate, visioni, angosce, dove tutti parlano e nessuno veramente ascolta.

L’ARMINUTA (Girl Returned) di Giuseppe Bonito

Una ragazzina di tredici anni, che tutti chiamano “l'Arminuta”, scopre di non essere la figlia delle persone con cui è cresciuta e viene restituita alla sua vera famiglia. Adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo bestseller di Donatella Di Pietrantonio, vincitore del Premio Campiello 2017.

L’Arminuta affronta con lucidità una drammatica storia di abbandono e di riscoperta di sé. È un film asciutto, ma allo stesso tempo appassionante, che rivela la drammatica storia di un duplice abbandono - fatto che non era poi così insolito fino a qualche decennio fa.

PERFETTI SCONOSCIUTI (Perfect Strangers) di Paolo Genovese

Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “Perfetti sconosciuti”.

Quanto veramente conosciamo le persone che ci sono vicine? Una commedia amara con un cast incredibile, che mette in risalto il concetto di amicizia, ma anche l’ipocrisia della società italiana.

RE GRANCHIO (The Tale of King Crab) opera prima di Alessio Righi e Matteo Zoppis (presentato alla Quinzaine des Realizateurs)

Un gruppo di uomini raccolti in una locanda si ritrovano a condividere un pasto mentre raccontano storie avvenute nelle loro terre, e che hanno per protagonista Luciano: uomo ritenuto ubriacone, forse omicida, che in un tardo Ottocento si innamora di una giovane donna di campagna.

È il raccordo tra cinema del reale e cinema narrativo d’avventura, ed è proprio per questo un passaggio dovuto, naturale, che si muove tra favola e western, con un interessante coinvolgimento di non attori e tra due territori molto distanti come la Tuscia viterbese e la Terra del Fuoco argentina con i suoi paesaggi australi.

Biografie registi N.I.C.E. Irlanda - 2022

CALCINCULO (Swing Ride)

Chiara Bellosi (Milano, 1973) - Regista e sceneggiatrice, si diploma in Drammaturgia alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Realizza un episodio all’interno del film corale “Checosamanca” prodotto da Carlo Cresto-Dina per Eskimosa, e partecipa al master “Filmmaker - Il documentario come sguardo” organizzato da IED-Venezia. Dopo alcuni documentari, “Palazzo di Giustizia” è il suo primo lungometraggio di finzione, presentato nella sezione Generation 14+ alla Berlinale 2020. “Calcinculo” è il suo secondo lungometraggio, presentato nella sezione Panorama alla Berlinale 2022.

ENNIO

Giuseppe Tornatore (Bagheria, 1956) - Regista e sceneggiatore pluripremiato. Esordisce alla regia nel 1986 con“Il camorrista” (Nastro d’Argento e Globo d’Oro). La consacrazione arriva poco dopo, nel 1988, con il secondo film, “Nuovo Cinema Paradiso”, che gli vale il Gran Premio speciale della Giuria a Cannes, il Golden Globe e anche l’Oscar come migliore film straniero. Seguono altre opere di grande successo, fra cui “Una pura formalità”, “L’uomo delle stelle”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, “Malena”, “La sconosciuta”, “Baarìa”, “La migliore offerta”.

EUROPA (Europe)

Haider Rashid (Firenze, 1985) - Nato da padre iracheno e madre italiana, all’età di 19 anni si trasferisce a Londra per studiare cinema e poi spostarsi direttamente sul campo con il documentario “Between Two Lands”. Successivamente realizza “Tangled Up in Blue”, prima co-produzione italo-irachena. Il film viene distribuito in sala in Gran Bretagna e partecipa ad oltre quindici festival internazionali, ottenendo premi al Gulf Film Festival di Dubai e al I’ve Seen Films International Film Festival di Milano. Il suo secondo lungometraggio “Silence: All Roads Lead to Music” è stato definito da Variety “splendidamente e magistralmente costruito”, mentre con “Street Opera” riceve la menzione speciale DOC ai Nastri d’Argento.

FUTURA

Pietro Marcello (Caserta, 1976)

Dopo i cortometraggi, realizza numerosi documentari, tra cui il drammatico “La bocca del lupo” (2009), vincitore di Torino Film Festival, Nastro D’Argento, David di Donatello e Premio Vittorio De Seta al Bif&st. Nel 2019 presenta alla Mostra del Cinema di Venezia il film “Martin Eden”, che vale al suo protagonista, Luca Marinelli, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile.

Francesco Munzi (Roma, 1969) Autore e regista. Con il suo “Saimir” (2004), presentato nella sezione Orizzonti alla Mostra de Cinema di Venezia, riceve la menzione speciale del Premio Luigi De Laurentiis Opera Prima, e successivamente il Nastro d’Argento come miglior regista esordiente. Nel 2008 è la volta del film “Il resto della notte”, presentato alla Quinzaine des realisateurs del festival di Cannes.

Alice Rohrwacher (Fiesole, 1982) - Regista e sceneggiatrice pluripremiata. Il suo primo lavoro è "Un Piccolo Spettacolo"(2005), di cui cura la sceneggiatura, la regia e il montaggio vincendo, così, il primo premio al Festival del Cinema di Roma nella sezione documentari. Il suo primo lungometraggio, “Corpo Celeste”, arriva nel 2011 e viene presentato a Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs. Seguono “Le Meraviglie” (2014) e “Lazzaro felice” (2018).

IL SILENZIO GRANDE (The Great Silence)

Alessandro Gassmann (Roma, 1965) - Attore, regista e sceneggiatore, è uno dei volti più amati e apprezzati nel panorama cinematografico italiano. Stimato da critica e pubblico, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, fra cui: David di Donatello, Nastro d'Argento, Globo d'Oro, Ciak d'Oro come miglior attore. Gassmann è anche un personaggio pubblico influente su temi di carattere sociale, politico e ambientale. Dopo innumerevoli partecipazioni alla Mostra del Cinema di Venezia, nel 2021 torna al Lido da regista con il suo terzo film, “Il silenzio grande”, tratto dall'omonima pièce teatrale scritta da Maurizio De Giovanni (e di cui Gassmann ha firmato anche la regia a teatro).

L'ARMINUTA (Girl Returned)

Giuseppe Bonito (Polla, 1974) - Dopo aver lavorato a lungo come aiuto regista, nel 2012 esordisce con il film “Pulce non c’è”, per il quale si aggiudica il Premio speciale della Giuria al Festival di Roma (sezione Alice nella città) e ottiene la candidatura come miglior regista esordiente ai Nastri d’Argento. Nel 2020 dirige “Figli” (scritto da Mattia Torre), con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi. Il film vince ai Nastro d’Argento come miglior commedia e regale i premi per le migliori interpretazioni in una commedia ai suoi due protagonisti. “L’Arminuta” è il terzo film di Bonito.

PERFETTI SCONOSCIUTI (Perfect Strangers)

Paolo Genovese (Roma, 1966) - Dopo l’esordio come pubblicitario, realizza due cortometraggi insieme a Luca Miniero, “Piccole cose di valore non quantificabile” e “Scoperta di Walter” (1999), vincendo numerosi premi nazionali e internazionali. Nel 2001 i due dirigono il loro primo lungometraggio, “Incantesimo napoletano”, rivisitando il loro corto omonimo del 1998 (David di Donatello). Dal 2010, Genovese scrive e dirige in solitaria una serie di film campioni di incasso in Italia: “La banda dei Babbi Natale”, “Immaturi”, “Una famiglia perfetta”, “Tutta colpa di Freud”.

RE GRANCHIO (The Tale of King Crab)

Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis (classe 1986) - Sono due registi italo-americani. Con le loro prime collaborazioni, il cortometraggio documentario “Belva nera”(2013) e il pluripremiato documentario “Il Solengo”, iniziano un lavoro incentrato sui racconti della tradizione contadina. “La leggenda del re granchio” è il loro primo lungometraggio.

Si ringraziano le istituzioni e i partner storici: Regione Toscana, Comune di Firenze, MiC; i produttori dei film, Rai Cinema, Cinecittà Luce; Angela Caputi; l'Istituto Italiano di Cultura di Dublino e l'Ambasciata Italiana a Dublino, UCC-University College Cork.

Un particolare ringraziamento va a tutto lo staff di N.I.C.E.

Si ringraziano per la collaborazione anche le sale coinvolte: Cineworld Dublin (Dublino) e The Gate Cinema (Cork).

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