• Seguici su
  • Registrati | Login

    Registrati per conoscere in esclusiva i migliori eventi in città, salvarli tra i preferiti, condividerli con gli amici e giocare, ogni mercoledì, per vincere biglietti per concerti e teatri. Fallo subito!

Maggio musicale, chiusura al veleno tra Nardella e Chiarot

Maggio musicale, chiusura al veleno tra Nardella e Chiarot

Martedì 16 Luglio 2019 Ore 19:34

(DIRE) Firenze, 16 lug. - "Chiarot era d'accordo. Il 10 luglio ha acconsentito allo schema" segnato dalla presidenza affidata a Salvatore Nastasi, "almeno fino al pensionamento e anche oltre". Poche ore dopo la verità del sovrintendente del Maggio musicale Cristiano Chiarot, arriva la versione del sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente dell'ente lirico. Lo fa attraverso quella che definisce una "ricostruzione fedele dei fatti". Definendola "un'operazione chiara e definitiva, su tutto quello che è successo". Poi, avverte "non ne parlerò più, perché non ci sto a questa polemica scomposta". Racconta i fatti il sindaco e, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Vecchio parte dal principio. 

Dal 14 giugno, quando "ho incontrato Chiarot per fare il punto. In quell'occasione, dove il sovrintendente mi anticipò il possibile avvicendamento del maestro Fabio Luisi, gli ho espresso l'intenzione di esercitare una mia prerogativa personale", ovvero "delegare la funzione di presidente a Salvatore Nastasi". Ipotesi su cui Chiarot ha mostrato più di una perplessità, rimarcando l'incompatibilità tra il sovrintendente e "qualunque presidente che non fossi io", racconta Nardella.

Il sindaco però non ha mollato la presa. Così "arriviamo al 10 luglio, cinque giorni fa, alle 9.30 del mattino. In quell'occasione ho spiegato a Chiarot che Nastasi non avrebbe avuto alcun ruolo gestionale e che avrebbe avuto assoluta libertà operativa e decisionale". Chiarot, quindi, "acconsente allo schema. Tanto che io, per suggellare l'accordo chiamo Nastasi al telefono, lo metto in vivavoce e ci diamo appuntamento il 15 luglio per un incontro a tre dove impostare il lavoro".

Domenica, però, esce l'articolo di 'Repubblica' che anticipa la nomina di Nastasi. "A quel punto cerco Chiarot - continua Nardella - ma purtroppo si è reso irreperibile per due giorni. Non ha risposto né alle chiamate, né ai messaggi, facendomi sapere dalla sua segreteria che l'appuntamento con Nastasi fissato per ieri era saltato".

Nel frattempo, continua Nardella, "ho approfondito la vicenda giuridica, per i problemi legati al pensionamento ravvicinato" del sovrintendente. "Ho sentito tre volte in 24 ore Cutaia, direttore generale dello spettacolo dal vivo del ministero dei Beni culturali e vigilante del Maggio. La massima autorità tecnica e giuridica mi spiega che Chiarot non può essere rinnovato. In tutti casi, sia considerando la fondazione un ente pubblico che privato, con pensionamento a 67 o a 70 anni. Perché il decreto Franceschini impone che il mandato sia quinquennale e quindi, in ogni caso, il nuovo mandato avrebbe superato i limiti dell'età pensionabile".

Certo, spiega, in una condizione similare c'è "Alexander Pereira alla Scala. Ma Pereira è austriaco, quindi sul suo pensionamento vengono applicate le norme austriache".

Nardella chiude rivolgendosi direttamente a Chiarot, che ringrazia utilizzando la stampa ("visto che non risponde"), e confessa di essere "rimasto deluso e sorpreso dal comportamento tenuto dall'amico Cristiano in questi ultimi tre giorni. Un comportamento a dir poco insolito sul piano personale e professionale. Non ha trovato il tempo e il coraggio per parlami di persona, dopo due anni di lavoro in cui io ci ho messo sempre la faccia. Di questo mi spiace molto".

"Non mi sarebbe dispiaciuto rimanere qualche tempo in più, ma a condizione di poter lavorare con la stessa serenità di questi due anni". Lo ha spiegato il sovrintendente del Maggio fiorentino Cristiano Chiarot, nel corso della conferenza stampa convocata al teatro. "Sono venuto a Firenze sulla spinta dell'entusiasmo che mi ha trasmesso Nardella. Con lui abbiamo lavorato molto intensamente per questi che sono stati anni cruciali per la vita del teatro".
Cambiare presidente, però', "vuol dire mutare governance. Ed è giusto che il nuovo presidente", Salvatore Nastasi, come indicato dal sindaco Dario Nardella, "abbia un sovrintendente che sia in sintonia con lui. Perché la sintonia tra presidente e sovrintendente è fondamentale per la buona attività della fondazione".

Cose da fare a Firenze