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"Firenze potrà tornare ad avere uno stadio di cui andare fiera”

Lunedì 18 Gennaio 2021 Ore 17:25

Firenze, 18 gennaio 2021 – “Apprezziamo e condividiamo la scelta annunciata dal sindaco Nardella di realizzare un concorso internazionale di progettazione per il restauro dello stadio Franchi. Abbiamo sempre sostenuto che questa potesse essere la strada migliore da percorrere per portare Firenze ad avere uno stadio unico al mondo, unendo la valorizzazione della parte monumentale dell'opera di Nervi all'inserimento di segni contemporanei, per un intervento di grande suggestione. Grazie al concorso di progettazione, una sana competizione fra le migliori intelligenze potrà portare ad avere i risultati più interessanti per lo stadio e per la città”: è quanto sostiene l'Ordine degli Architetti di Firenze dopo l'annuncio da parte del sindaco Nardella di un concorso internazionale di progettazione per l'impianto di Campo di Marte.

Ci mettiamo fin da subito a disposizione per supportare il Comune di Firenze in questo percorso virtuoso che ha deciso di intraprendere, e che siamo certi potrà portare Firenze ad avere nuovamente uno stadio di cui andare fiera in tutto il mondo. Uno stadio bello e funzionale che sia un manifesto della cultura architettonica e un motivo di orgoglio per la città”, aggiunge l'Ordine degli Architetti di Firenze.

“Riteniamo che il percorso di progettazione sarà caratterizzato anche dalla pianificazione urbanistica dell'intera area del Campo di Marte, integrando il restauro dello stadio con la rifunzionalizzazione delle aree che saranno libere in seguito all'apertura del nuovo centro sportivo di Bagno a Ripoli, le nuove infrastrutture della tramvia e le opere per l'organizzazione della viabilità e della sosta, anche in considerazione dell'imminente definizione del Piano Operativo”, conclude l'Ordine degli Architetti di Firenze.

Anche Alberto Di Cintio, Coordinatore delegazione della Toscana Fondazione Italiana Bioarchitettura, è soddisfatto: "La Fondazione Italiana Bioarchitettura esprime convinto consenso e apprezzamento verso la odierna posizione assunta dal Sindaco di Firenze Nardella, che con molta chiarezza ha annunciato il piano d'intervento del Comune che prevede una prima riqualificazione urgente dello Stadio Franchi e contemporaneamente l'avvio del concorso pubblico internazionale per la completa ristrutturazione dello Stadio, coniugando la tutela dell'opera architettonica di Nervi con le necessarie attualizzazioni tecnologiche e funzionali nel pieno rispetto della sostenibilità sia economica che ambientale. Siamo particolarmente lieti che prima con il Ministro Franceschini e ora con il Sindaco Nardella l'amministrazione dello Stato abbia ripreso il totale controllo del futuro dello Stadio, nell'interesse appunto del bene comune e del patrimonio pubblico, e quindi sia dei tifosi che di tutti cittadini di Firenze e italiani. Siamo altresì particolarmente soddisfatti della scelta del concorso pubblico a livello internazionale che possa quindi richiamare all'opera i migliori professionisti mondiali così come merita l'opera del Nervi e la città di Firenze. Siamo finalmente giunti ad un definitivo momento di chiarezza, che auspicavamo, e siamo quindi molto fiduciosi che dopo molte sterili ed inopportune polemiche sia giunto il tempo del fare e del fare bene.In questo positivo quadro la Fondazione Italiana Bioarchitettura si mette a disposizione per accompagnare e sostenere con convinzione questo futuro iter progettuale ed amministrativo".

IL DIBATTITO POLITICO

“Esprimo soddisfazione – spiega il presidente della Commissione cultura e sport di Palazzo Vecchio Fabio Giorgetti – per la scelta del Sindaco Dario Nardella nel porre un punto sulla vicenda del restyling del Franchi.

La volontà dell’amministrazione comunale di prendersi in carico la ristrutturazione dello stadio di Firenze tramite un bando internazionale di progettazione con un investimento minimo di 100 milioni di euro, dopo un percorso che ha evidenziato un bando per operatori privati presso l’area Mercafir ed una relazione del ministero che delinea i caratteri architettonici peculiari per la presentazione di un project da parte di Acf Fiorentina, mostra il desiderio di pensare ai cittadini ed ai tifosi.

Voler ristrutturare un impianto sportivo, monumento nazionale e simbolo dell’architettura del ‘900, che necessita di modifiche strutturali e possibilità di sviluppo, così come indicato dalla relazione del ministero per i beni e le attività culturali, attingendo a risorse proprie – aggiunge il presidente Fabio Giorgetti – è la soluzione migliore.

Valuto positivamente l’immediato inizio dei lavori – conclude il presidente Fabio Giorgetti – al fine di provvedere ai lavori di ripristino delle condizioni di staticità e antisismicità dell’impianto ed in special modo l’impegno, anche considerato il grande sforzo finanziario da parte del Comune di Firenze, a non toccare gli stanziamenti annuali nel bilancio riguardanti le società sportive, vero cuore pulsante dello sport cittadino e di base, imprescindibile dallo sport professionistico”.

Queste invece le dichiarazioni sullo stadio di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune e di Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli - Sinistra Progetto Comune al Quartiere 2

"L'attualità della nostra domanda era evidente. Il Sindaco ha scelto di rispondere direttamente ai nostri quesiti. La proprietà della Fiorentina non ha formalmente detto nulla, ci è stato spiegato. Non era detto che volesse ristrutturare, non è detto che non voglia ristrutturare. Si naviga a seconda delle dichiarazioni pubbliche dei diversi protagonisti. E già così si capisce quanto sia fragile il percorso messo in piedi dall'Amministrazione...

Il Comune di Firenze procederà in autonomia nella ristrutturazione di un bene pubblico, riconoscendo il suo ruolo nella storia e nel tessuto urbano. I finanziamenti non dovrebbero gravare sulla cittadinanza, almeno non in termini di aumenti della pressione fiscale. Impegno anche per evitare ogni speculazione commerciale. Le novità quindi sembrano tante. All'opposto di quella richiesta di abbattimento che sembrava indispensabile. Sarà che Italia Viva oggi non ha più quel ruolo che vantava fino a poche settimane fa?

Adesso occorre capire concretamente che cosa accadrà. Sullo stadio si gira a vuoto da anni, senza alcun progetto reale su cui misurare le posizioni politiche, che spesso mancano, limitandosi a qualche opinione, espressa sulla base di qualche dichiarazione estemporanea.

Prendiamo atto che i fallimenti di Castello e Mercafir sono capitoli chiusi, al pari dell'ipotesi di demolizione del Franchi. Ora occorre cambiare radicalmente il modo di lavorare sul tema da parte del Sindaco, della Giunta e della maggioranza, gli unici responsabili di questo stallo". 

Dichiarazioni dell'On. Stefano Mugnai, vice Presidente del Gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati e del Coordinatore Cittadino di Forza Italia Firenze e Capogruppo in Palazzo Vecchio di FI, Jacopo Cellai

"Prendiamo atto della decisione della proprieta' della Fiorentina di considerare il capitolo dei lavori sul 'Franchi' un capitolo chiuso. A questo punto faremo da soli, e faremo tutti noi, anche perche' lo stadio e' di proprieta' del Comune di Firenze". Con queste parole il sindaco Nardella in conferenza stampa ha annunciato la scelta dell'amministrazione comunale. Una decisione che nei fatti non collima con quella della Presidenza della AC Fiorentina e che si porta dietro molte perplessità. Sono molte le domande che ci poniamo: Lo stadio serve alla città ed ai tifosi vero... ma anche alla società. Quali fonti di reddito ci sarebbero pertanto per la società? Come crescerebbe la Fiorentina secondo progetto Nardella? Quali saranno i tempi di realizzazione? il Presidente Commisso non crediamo intenda aspettare 6/7 anni per uno stadio. Ed ancora: Ma se lo Stadio viene fatto a Campi, cosa ne sarà del Franchi? Ed infine la più importante, ma lo Stadio otterrà la licenza Uefa?"

"Il Sindaco Nardella ha fatto capire in conferenza stampa che si gioca la credibilità del suo mandato con questo impegno. Peccato che Nardella non potrà ricandidarsi per legge, per nostra fortuna! Cosa fa prende in giro i fiorentini pertanto? Chissà quale potrà quindi essere il reale interesse di chi fra qualche anno se ne andrà dalla nostra città per un posto "garantito" ed "al caldo" casomai alla Camera, al Senato o ancora meglio al Parlamento Europeo (Domenici docet...)."

"Noi come Forza Italia restiamo coerenti con le nostre idee ed al fianco della Fiorentina e del suo Presidente Rocco Commisso. Restiamo per l'opzione Campi Bisenzio senza perdere ulteriore tempo. Questa città ha già visto e vissuto negli anni troppe sceneggiate. Ad iniziare da quella vissuta sulla Mercafir con la gestione Della Valle senza che il Comune esprimesse il benché minimo interesse per il Franchi."

Marcheschi (Fdi) sullo Stadio Franchi: " Il re è nudo. Roma lo ha rimbalzato, Commisso pure. Il Sindaco Nardella dichiari l’opera di pubblica utilità e agisca subito. Noi faremo la nostra parte"
"Era presumibile che la scorciatoia degli emendamenti taglia vincoli, si sarebbe potuta infrangere al Ministero eppure, come sempre, non c’è alcun piano B.
Il Sindaco Nardella non ha un progetto pronto, non sa come trovare risorse e partner necessari, il che fa apparire l’odierno e orgoglioso annuncio del ‘Faremo da soli!’ come la solita boutade del duo Renzi-Nardella. Più che frutto di una visione della Città, l’annuncio di Nardella appare come un rimedio necessario per salvare la faccia ora, che si è trovato il cerino in mano. E’ rimasto solo, vittima dei propri e dei precedenti percorsi sbagliati, che hanno fatto perdere la fiducia anche dei nuovi proprietari americani.
Il Comune ha ora un DOVERE: salvaguardare l’impianto dal punto vista strutturale, di fruibilità sportiva, ma anche dal punto di vista urbanistico perché all’interno del quartiere di Campo di Marte che necessita di una riorganizzazione e riqualificazione.

Pur non dimenticando la pesante responsabilità della serie di insuccessi del duo Renzi-Nardella, prima con Della Valle e ora con Commisso (restyling Franchi prima mai e ora solo quello! Il plastico del nuovo stadio alla Mercafir senza dire cosa fare del Franchi, il bando deserto alla Mercafir, la spesa del Comune per i Campini e la fuga del Centro sportivo da Firenze ecc.), ritengo che sia il momento di unire idee e forze per uscire da questa situazione che rischia di indebitare il Comune, far scappare i proprietari della Fiorentina, privare di uno spazio vitale un quartiere intero della città.

Ora che il Comune è rimasto solo e debole, è indispensabile più che mai remare dalla stessa parte. Da opposizione responsabile siamo disponibili a fare la nostra parte, ma ad alcune condizioni.
E’ necessaria una presa di posizione netta, inequivocabile da approvare in Consiglio Comunale che individui il Restyling del Franchi come opera strategica di rigenerazione urbana senza ulteriore consumo di suolo pubblico.

Se il Sindaco ha intenzione di presentare un progetto di interesse pubblico non solo per uno Stadio moderno completamente rinnovato dal punto di vista strutturale, tecnologico e per servizi commerciali e usi offerti, ma che sia per tutta la città e che consenta di rigenerare un grande monumento sportivo valorizzandone la storia e la sua funzionalità sociale, nel contesto di una riqualificazione dell’area idonea e con vocazione sportiva come quella del Campo di Marte, noi porteremo il nostro contributo.
Se ci sono strade per trovare soldi pubblici magari anche dal settore della Cultura (Art Bonus o fondi Europei per la salvaguardia del patrimonio artistico), vanno perseguite senza indugi. Si potrebbe percorrere, vista la passione sconfinata della città per la propria squadra, un coinvolgimento dei tifosi, sportivi ma anche quegli amanti del ‘monumento Franchi’ che si sono prodigati per la sua salvaguardia, in una compartecipazione popolare alle spese. Ogni sottoscrittore potrebbe avere un giglio a proprio nome inciso nel nuovo Stadio. Un piccolo ma significativo sostegno. Iniziamo da me. Io ci sono.
Inutile ora commentare il Ministero, o speculare sulle molteplici figuracce dei nostri Sindaci. Serve agire. Non serve capire chi ha vinto o chi ha perso, se non si agisce in fretta e con determinazione, perderemo tutti. Tifosi, Comune, residenti del Campo di marte e Fiorentina: in una parola Firenze!
Se il cerino diventerà un’opera strategica noi ci saremo".

Cose da fare a Firenze