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Appello di Nardella ai giovani:

Appello di Nardella ai giovani: "Uscite il meno possibile"

Venerdì 23 Ottobre 2020 Ore 15:42

"Faccio un appello: si deve uscire il meno possibile, lavoro e scuole devono essere difesi, non spaventiamoci ma ognuno faccia la sua parte. Anche i giovani sono protagonisti di questa battaglia, possono esser decisivi per combattere il contagio”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il sindaco di Firenze Dario Nardella, che è intervenuto alla trasmissione condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Il primo cittadino ha poi aggiunto: “da stasera, dalle 19 alle 2 del mattino, vieteremo lo stazionamento in due aree della città, intorno a Piazza della Repubblica e Piazza S. Ambrogio”.

L'ordinanza firmata da Nardella sarà in vigore da oggii 23 ottobre fino al 13 novembre. Per la precisione vengono individuate due aree di "massimo rispetto ai fini del contenimento del rischio di contagio: - area comprendente Piazza Sant’Ambrogio, Borgo La Croce nel tratto fino a Via della Mattonaia, Via Pietrapiana, Pizza dei Ciompi; - area comprendente Piazza Strozzi, via Strozzi, Via Sassetti, Via Pellicceria, Piazza della Repubblica". In queste aree "è disposta, nei giorni di venerdì e sabato dalle ore 19.00 alle ore 2.00 del giorno successivo, una limitazione dell’accesso che comporta il divieto di stazionamento nell’area per le persone; la possibilità di attraversamento dell’area solo per accedere agli esercizi commerciali legittimamente aperti ed alle abitazioni private compresi nell’area e per il deflusso dall’area". Per chi viola l'ordinanza sono previste sanzioni da 400 euro in su. L'ordinanza ricorda anche le altre misure in vigore per il contenimento del contagio e in particolare il 'numero chiuso' a Santo Spirito: "nell’area circoscritta tra Via Sant’Agostino –Borgo Tegolaio – Via Dei Michelozzi - Via Presto di San Martino e Via Coverelli è disposta nei giorni di venerdì e sabato, dalle ore 19.00 e fino alle ore 02.00 del giorno successivo, una disciplina volta ad assicurare che il numero di persone contestualmente presenti all’interno di detta area (consentendo comunque l’accesso ai residenti ed ai proprietari o possessori di immobili ivi ubicati, ai loro ospiti, previa segnalazione al Corpo della Polizia Municipale, nonché a coloro i quali sono diretti agli esercizi commerciali legittimamente aperti ivi ubicati) si mantenga entro quello consentito dalle misure di prevenzione sanitaria e dalle linee guida contenute nel Disciplinare anti-assembramenti e comunque nel limite massimo di 1.000 persone, attraverso la predisposizione di transennamenti e punti di accesso controllati e lo svolgimento di attività di filtraggio, effettuate anche con l’impiego di personale (volontari o steward), per conteggiare gli ingressi e le uscite e verificare che chi accede indossi la mascherina e non introduca bevande alcooliche e contenitori di vetro in violazione dei divieti vigenti, con inibizione di ulteriori accessi al raggiungimento del numero massimo consentito".

Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio. interviene così:

“L’emergenza sanitaria ci pone davanti sfide complesse. Il nostro sistema sanitario ha dimostrato di essere un’eccellenza, soprattutto considerando la preparazione, la passione e l’impegno di medici e infermieri che si sono spesi come non mai nel periodo più buio di questa pandemia. Consapevoli di tutto ciò, ora è il momento di lavorare con ancora più incisività su alcuni aspetti, necessari per rispondere al meglio alle problematiche connesse con l’epidemia. Serve uno sforzo ancora maggiore sul fronte della medicina preventiva e il rafforzamento dei servizi territoriali. Quella del medico scolastico è stata un’idea importante che adesso confido possa prendere forma al meglio e concretizzarsi in modo adeguato. È una figura strategica per portare avanti quel tracciamento che mai come adesso è fondamentale per monitorare e contrastare il diffondersi del virus. Ritengo anche necessario in questo momento valutare un percorso idoneo e una modalità adeguata per garantire un’assistenza sanitaria di base anche a studenti fuori sede che hanno il medico di riferimento nella propria residenza ma che qui vivono e quindi frequentano luoghi e persone, un servizio che mi auguro a breve possa concretizzarsi anche sui nostri territori . Penso sia un altro tema che l’azienda sanitaria può affrontare adesso che va individuata ogni strada per il contenimento del virus”.

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