Scaduto
Nel Cinquecento avere una figlia femmina era un problema piuttosto grosso: agli occhi del padre era una parte del patrimonio economico che andava in fumo al momento del matrimonio. Avere una figlia femmina, equivaleva ad una perdita economica. Certamente una figlia bella e sana era economicamente vantaggiosa perché poteva essere accasata con una dote modesta, mentre una figlia meno appetibile o con qualche difetto fisico prevedeva esborsi assai più salati.
Purtroppo però, in tempi di crisi economica, il mercato matrimoniale subì un crollo generalizzato e alla continua inflazione delle doti si dovette porre rimedio trovando una soluzione alternativa per sistemare le figlie in sovrannumero: la monacazione forzata.
Le monache del Santa Chiara di Udine attuarono una forma di Resistenza davvero unica nel suo genere. Queste donne trasformarono il convento udinese in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero, di dissacrazione dei dogmi religiosi e della cultura maschile con un fervore culturale impensabile per l'universo femminile dell'epoca. Ovviamente l'Inquisizione cercò con forza di ristabilire un ferreo controllo sul convento e su quella comunità di monache, ma le Clarisse riuscirono a resistere per anni facendosi beffe del potere maschile e creando, dentro il Santa Chiara, un'alternativa sorprendente per una società in cui le donne erano escluse da ogni aspetto politico, economico e sociale della vita.
Oggi c'è estremo bisogno di parlare di Resistenze femminili perché nella nostra società la figura femminile è molto contraddittoria: da un lato abbiamo bisogno di garantire per legge la presenza minima delle donne in politica attraverso le quote rosa; dall'altro proprio le donne sono al centro della vita mediatica in quanto merce di scambio tra politici e imprenditori corrotti.
con Marta Cuscunà
Regia di Marta Cuscunà e Marco Rogante
Scene: Delta Studios; Elisabetta Ferrandino
Suono: Alessandro Sdrigotti
Luci: Claudio “Poldo” Parrino
Costumi: Antonella Guglielmi
Produzione: Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto
Liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine
Teatro del Popolo
Indirizzo: Piazza Antonio Gramsci, 80, , Castelfiorentino 50051
Telefono: 0571 633482
Sito web: http://teatrocastelfiorentino.it/
Sito web: http://www.teatrocastelfiorentino.it/it/biglietti-teatro.html
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