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"Uffizi diffusi", Schmidt richiestissimo: l'idea piace molto...

Mercoledì 24 Febbraio 2021 Ore 18:11

REGGELLO – Inserire il Museo Masaccio di Arte Sacra all’interno del progetto “Uffizi diffusi”. È stato questo il motivo della visita del direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt alla chiesa di San Piero a Cascia che ospita il Museo reggellese.

Ad accompagnare Schmidt in rappresentanza dell’amministrazione comunale il sindaco reggente Piero Giunti e l’assessore alla Cultura Adele Bartolini. Scopo del sopralluogo è stato quello di valutare l’inserimento del progetto del Museo d’Arte Sacra Masaccio sui 600 anni del “Trittico di San Giovenale” all'interno del progetto Uffizi Diffusi. In questo modo Reggello potrebbe diventare una delle sedi prescelte per questo importante progetto.

“Una soddisfazione per il nostro territorio e soprattutto per tutte le persone che lavorano per il Museo e che ogni giorno, anche durante questo anno critico, si sono impegnate costantemente per la diffusione dell’arte e della Cultura a Reggello – afferma l’Assessore alla Cultura Adele Bartolini - . Poter diventare una delle sedi prescelte per il progetto Uffizi Diffusi, in un percorso che dovrà legale i territori di Reggello, San Giovanni e Cavriglia, sarebbe un aiuto importante per far conoscere le opere ‘nascoste’ delle Gallerie e anche per far scoprire il ‘Trittico di San Giovenale’ al grande pubblico, italiano ed internazionale”.

“Nel 2022 celebreremo i 600 anni del Trittico di San Giovenale, che viene considerato la prima opera di Masaccio – afferma il sindaco reggente Piero Giunti -. Sarà un anno importante e far entrare le celebrazioni all’interno della rete degli Uffizi diffusi renderà ancora più ricche di significato le celebrazioni.

Il comune di Reggello si farà trovare pronto per questa grande occasione in modo che oltre ad ammirare la splendida opera di Masaccio, i turisti possano vivere e gustare le tante opportunità che il nostro territorio offre come natura, bellezza, ricettività ed enogastronomia”.

Al progetto della mostra stanno lavorando la storica dell'arte Lucia Bencistà, la curatrice del Museo Masaccio di Cascia Maria Italia Lanzarini insieme alla direttrice del sistema museale Nicoletta Matteuzzi.

Sempre oggi su iniziativa del consigliere Lorenzo Zambini e della consigliera delegata alla Cultura della Città Metropolitana di Firenze, Letizia Perini, è stato invitato e incontrato in videoconferenza, in Commissione Affari Generali, Eike Schmidt, Direttore della Galleria degli Uffizi. "Il progetto dei Grandi Uffizi - spiegano Zambini, presidente della Commissione, e Perini - sposa pienamente il Piano strategico della Metrocittà, che ha una visione di cultura diffusa sul territorio. Abbiamo interloquito, non da oggi, con le altre istituzioni perché questo progetto si concretizzasse consentendoci di arrivare al traguardo del Rinascimento metropolitano che ci siamo dati per il 2030. Oggi abbiamo ascoltato il Direttore per capire meglio il progetto e offrire il nostro punto di vista. Ci siamo messi a disposizione come Metrocittà per quanto potrà essere necessario".

Il Presidente della Commissione Zambini ha posto l'accento su un progetto che consente di porre le premesse del futuro in piena pandemia, con la cultura come motore certo non secondario della ripartenza.
Per Letizia Perini "questo progetto valorizzerà il patrimonio pubblico dei nostri territori e al tempo stesso lo coniugherà con quello degli Uffizi, consentirà quando avremo sconfitto il Covid di decongestionare il centro di Firenze a favore di un turismo declinato su tutta l'area metropolitana, permetterà di dare maggiore connessione nella rete di tutti i luoghi culturali della Metrocittà. Aspetto decisivo è inoltre di rendere l'arte più vicina ai cittadini, come un prezioso servizio di arricchimento per tutti".

Il progetto "Uffizi diffusi" presentato questa mattina da parte del direttore degli Uffizi Schmidt nella prima commissione della Città Metropolitana è "un passo avanti enorme nella direzione di creare un vero progetto di respiro metropolitano. Noi favorevoli e a disposizione per dare un fattivo contributo alla realizzazione dei progetti", dichiara Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento.

Se il progetto di portare decine e decine di opere, oggi chiuse nei magazzini delle gallerie degli Uffizi, in tanti luoghi dell'area metropolitana per poter essere "esposti, ammirati, studiati e fruiti dai nostri cittadini avrà successo realizzeremo davvero un primo, enorme ed inequivocabile passo nella direzione di creare una vera e unitaria area metropolitana, che abbandoni l'idea 'Firenze centrica' di questi anni. Se questo slancio avrà luogo dovremo ringraziare un fiorentino di nazionalità tedesca, Eike Schmidt per il progetto 'Uffizi diffusi', appunto, ed un italo-americano, Rocco Commisso, per aver portato investimenti per strutture sportive e non solo fuori dalle mura di Firenze. Sono e resteranno un esempio memorabile per testimoniare davvero il significato di Città Metropolitana".

"Da parte mia - prosegue Gandola - oggi ho rivolto al direttore alcune domande, in particolare sulle necessità di trovare, insieme, risorse utili a rendere fruibili alcuni pezzi fondamentali dei nostri territori. Nei nostri Comuni della Piana fiorentina, ad esempio, insistono tante aree e ambienti che ben si confarebbero alla missione di ospitare le opere provenienti dalla galleria degli Uffizi, ma molti di questi necessitano di interventi di riqualificazione importanti. La risposta è stata una piena disponibilità a collaborare in sinergia per trovare strade per raggiungere finanziamenti dagli enti sovraordinati, il tutto basando i progetti su valutazioni scientifiche ed artistiche".

"Valuterò le modalità per dare un contributo fattivo alle amministrazioni locali sul tema, promuovendo la presentazioni di alcuni atti nei Consigli comunali di area. La cosa importante - conclude Gandola - è che si passi velocemente dalle parole di circostanza ai fatti, con progetti seri e concreti basati, appunto, su valutazioni scientifiche che possano onorare i progetti artistici che eventualmente potrebbero trovare collocazione nei nostri territori".

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