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Primo giorno di scuola: la Toscana riparte con la musica

Primo giorno di scuola: la Toscana riparte con la musica

Mercoledì 15 Settembre 2021 Ore 23:55

Firenze, 15-9-2021- Le note irrompono in piazza del Duomo, nel grande spiazzo davanti a palazzo Sacrati Strozzi arredato per l’occasione: la prima edizione del concerto inaugurale dell’anno scolastico 21/22. E’ la Toscana che celebra il suo primo giorno di scuola, quello del rientro e della ripresa, la scommessa del ritorno alla normalità. Sul palco l’orchestra di giovanissimi che incanta turisti e autorità, mentre suona con alle spalle la cupola.

Il presidente Eugenio Giani incontra il Ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi con il cardinale Giuseppe Betori. Poi le note del concerto, suonate dai ragazzi che, dice Giani, “Ci proporranno un’ipotesi di inno della Regione Toscana che voglio riuscire a realizzare, ed è bene che le proposte nascano da loro”. Il presidente fa gli onori di casa alla serata con la quale “La Regione vive l’inizio dell’anno scolastico con le preoccupazioni note per la convivenza del covid, certo, ma anche con la serenità che deriva dal fatto che stamani è andato tutto bene. Sono molto contento che stasera con il Ministro Bianchi, il cardinale Betori, il prefetto Guidi e il questore Santarelli, possa vivere questa occasione qui, davanti nostra sede in piazza del Duomo, all’insegna della musica. Vogliamo che il nuovo anno scolastico sia in presenza e che i ragazzi possano trovare la socialità che stimola la loro formazione”.

L’assessora all’istruzione Alessandra Nardini ha salutato emozionata e orgogliosa il palco di giovani musicisti e la platea, ricordando a tutti l’importanza delle giornata di oggi. Tanti i ringraziamenti dell’assessora, al Ministro Bianchi, al presidente Giani e ai colleghi di giunta, a tutti i membri del cantiere scuola e ai prefetti che hanno lavorato per questa ripartenza in presenza in sicurezza, e un ringraziamento speciale a tutto il mondo della scuola che ha affrontato questi due anni così complessi.

L'assessora ha richiamato tutti a “un impegno: che questo non sia solo il primo giorno di scuola ma sia piuttosto il primo giorno di una scuola nuova, che deve restare centrale nelle scelte politiche a tutti i livelli, luogo per eccellenza di uguaglianza e pari opportunità,
L'ascensore sociale deve tornare a funzionare e quelli che erroneamente vengono definiti costi sono invece investimenti, investimenti sulle nuova generazioni, investimenti nel futuro".

Il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze hanno visitato oggi pomeriggio l'Istituto di Istruzione superiore Elsa Morante - Ginori Conti, in via Chiantigana. 1300 gli studenti, 180 i docenti. Presenti l'assessora regionale all'Istruzione, il Sindaco di Bagno a Ripoli, la Prefetto di Firenze Guidi, il consigliere della Metrocittà delegato all'edilizia scolastica per Firenze, la dirigente scolastica Elena Giannini, la consigliera della Città Metropolitana delegata alla Cultura, la consigliera della Metrocittà delegata alla Rete scolastica, Roberto Curtolo per l'Ufficio scolastico regionale-Ufficio territoriale di Firenze.

La Città Metropolitana ha realizzato un nuovo edificio collegato a quello esistente, investendovi 4.900.000,00 euro. I lavori erano stati consegnati nel giugno 2018. Il complesso scolastico risulta costituito da due corpi di fabbrica, collegati tra loro tramite un tunnel longitudinale. L'appalto che si è concluso ha riguardato proprio la realizzazione del secondo corpo di fabbrica e del tunnel di collegamento.

Il nuovo edificio ha una forma rettangolare ed ha caratteristiche morfologiche e tecnologiche analoghe a quelle del corpo di fabbrica preesistente. Si sviluppa su due piani fuori terra per un'altezza di circa 8 m, oltre al piano interrato, che ha funzione di magazzino e deposito. Dal piano interrato si accede all'edificio mediante 4 vani scala, due dei quali posti ciascuno alle due estremità del fabbricato, gli altri due collocati nella parte centrale. I due piani superiori, sono destinati all'attività didattica e ai relativi servizi.

Il piano terra è composto da un portico centrale e da due corpi laterali dotati entrambi di accesso sul lato rivolto verso l'edificio preesistente. A questo piano sono collocati una sala conferenze e una sala di lettura, oltre ai servizi igienici, ai locali tecnici. Al piano primo si trovano 15 ambienti destinati a laboratori didattici, corredati dei relativi servizi igienici.

La superficie utile totale assomma a più di 3000 mq, di cui 743 mq al piano terra e 1372 al piano primo. Il volume lordo di nuova edificazione assomma a 12.171,26 mc, di cui 11.169,67 relativi all'edificio scolastico e 1.001,59 relativi al tunnel. Le pavimentazioni interne ed i rivestimenti sono in gres porcellanato. Il tunnel è realizzato in carpenteria metallica, è dotato di due scale esterne poste alle due estremità. La pavimentazione interna è in gres porcellanato ed è  dotata di percorsi per ipovedenti.

Una nuova ala con 18 aule per altrettante classi dell'istituto Chino Chini. 8520 metri cubi e oltre 1000 mq di superficie disposta su due piani, 18 aule, due laboratori e una nuova e moderna concezione degli spazi, con un'attenzione allo sviluppo green e alla vivibilità con corridoi ampi e pareti colorate. Stamani la visita alla scuola del Sindaco della Città Metropolitana e del consigliere della Metrocittà delegato di zona, con il Sindaco di Borgo, il dirigente scolastico e altre autorità istituzionali del Mugello, il capo di gabinetto della Metrocittà Giovanni Bettarini.

Il percorso per raggiungere questo traguardo era stato messo in agenda nel 2015, grazie alla sinergia di tutti i soggetti coinvolti a partire dalla Città Metropolitana di Firenze che ha curato la progettazione e dal Bando periferie dal quale sono state reperite parte delle risorse necessarie per questo intervento che ha richiesto complessivamente un investimento di circa 4 milioni di euro.

Era il 29 gennaio del 2019 quando con la posa della prima pietra fu promesso agli studenti del Chino Chini nuovi spazi in cui studiare al posto di container provvisori. L'ampliamento è stato conseguito realizzando una nuova struttura, in legno e con tecnologia X Lam, articolata su due piani oltre un seminterrato per locali tecnici. Ristrutturati anche 287 mq di superficie lorda dell'edifico già esistente per la realizzazione di 2 aule didattiche e locali portinerie e infermeria oltre l'atrio di ingresso.

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Al via l’anno scolastico 2021/2022. In questa mattinata l’amministrazione comunale di Empoli vuol essere vicino a tutta la popolazione studentesca che frequenta le scuole di Empoli, oltre 10.000 fra bambini e ragazzi. Come da 8 anni a questa parte accade nei primi giorni in molte scuole della città avvengono cerimonie di accoglienza da parte dei ‘vecchi’ studenti alle matricole.
In particolare nelle scuole che seguono il progetto ‘Scuola Senza Zaino’ i più grandi consegnano le cartelline che saranno utilizzate per tutto l’anno al posto dei normali zaini.

Hanno salutato l’inizio di questa annata, oggi, mercoledì 15 settembre, il vicesindaco Fabio Barsottini, presente alla scuola primaria di Cascine, l’assessore alla cultura Giulia Terreni, alla scuola di Avane, e l’assessore alla manutenzione Adolfo Bellucci, ospite della scuola di Santa Maria.

Insieme ai genitori delle ‘matricole’ che frequenteranno la prima elementare le insegnanti, le referenti di plesso e tutti i compagni delle classi più alte. Cerimonie di benvenuto e consegna della cartellina verde sempre molto emozionanti nella loro semplicità.

 Alla ripresa delle lezioni negli istituti scolastici di Firenze e provincia è inevitabile riscontrare che purtroppo neanche il terzo anno di pandemia ha spinto il decisore politico ad affrontare alla radice i principali nodi irrisolti della scuola.

E’ molto importante aver raggiunto la quasi totale copertura vaccinale del personale scolastico e aver avviato la campagna per i giovani e gli adolescenti: la vaccinazione resta la via maestra per combattere la pandemia e ci auspichiamo tempi rapidi per raggiungere il numero più alto possibile di studenti. E’ altrettanto importante aver abbandonato l’idea che la Didattica a Distanza rappresentasse una modalità ugualmente efficace di fare scuola, idea da noi contestata fin dal 2020, che ha avuto conseguenze gravi anche rispetto all'abbandono scolastico, notevolmente aumentato lo scorso anno come denunciato dallo stesso Comune di Firenze.

Tuttavia restano attuali tutti i problemi che ci portiamo dietro da anni, in primo luogo l’alto numero di alunni per classe.

L’anno scorso per ridurre il rischio di contagio fu introdotto il distanziamento interpersonale di un metro fra gli alunni e assegnato alle scuole il c.d. “Organico-Covid”, cioè personale scolastico aggiuntivo (docenti e ATA) utile per dividere i gruppi troppo numerosi e intensificare le operazioni di igienizzazione e controllo.

Quest’anno prima un parere tecnico del CTS e poi le disposizioni del Ministero dell’Istruzione hanno reso non più necessario il metro di distanza, che quindi non è più obbligatorio; di conseguenza il Governo ha pensato bene di non rifinanziare l’Organico-Covid per dividere le classi, ma di permettere esclusivamente l’utilizzo delle somme non utilizzate l’anno scorso e al massimo fino al 31 dicembre, come se le attività didattiche da gennaio 2022 non avessero più necessità di essere supportate adeguatamente.

Il Governo non è neppure intervenuto sulle norme che permettono la formazione di classi sovraffollate e anche per quest’anno abbiamo situazioni che raggiungono e in alcuni casi superano il numero di 30 studenti.

Sul versante dei trasporti non ci sono provvedimenti capaci di mettere in condizioni di sicurezza chi, fra alunni e famiglie, utilizza i mezzi pubblici per il tragitto casa-scuola e sebbene si parli di fondi stanziati appositamente dal Ministero dei Trasporti al momento non sono state fornite indicazioni certe al riguardo.

Anche riguardo all’annosa questione del precariato e della girandola dei supplenti nelle scuole siamo in alto mare e la “supplentite” non è stata debellata. È sicuramente positivo che ci siano state varie assunzioni in ruolo dai concorsi e che la procedura di assegnazione degli incarichi annuali sia stata programmata prima dell’inizio delle lezioni, ma sussistono ancora gravi problemi. Tra i docenti abbiamo ancora un numero abnorme di posti coperti da personale precario: quasi 2900, pari a circa UN TERZO delle cattedre degli istituti fiorentini; di queste il primo giorno di scuola risultano ancora scoperte, in base a una prima stima, un numero pari a 300/400. Tra il personale ATA (Assistenti Amministrativi, Assistenti Tecnici e Collaboratori Scolastici) restano ancora scoperti più di 500 posti.

La conclusione è che a tutt’oggi le scuole non possono fare affidamento su un’organizzazione stabile e strutturata, in grado di garantire alle studentesse e agli studenti sia la necessaria continuità didattica sia un ambiente efficace per la sicurezza e la tutela di tutti.

Il problema è ancora una volta la scelta di non investire nel sistema d’istruzione: anche l’attuale Governo infatti sta seguendo la medesima logica del risparmio che ha caratterizzato tutti i governi precedenti e non ha messo in campo alcun investimento serio e strutturale utile ad affrontare una volta per tutte i problemi che da anni il mondo della scuola sta denunciando e continuerà a denunciare.

Dobbiamo invece prevedere politiche pubbliche capaci di ripensare profondamente la scuola e, attraverso il coinvolgimento e il confronto di studenti, famiglie, organizzazioni sindacali e associazioni professionali, raggiungere obiettivi non più rinviabili, come l’estensione dell’obbligo scolastico fino a 18 anni, un’edilizia scolastica innovativa e sostenibile, l’aumento del tempo scuola, la valorizzazione del personale scolastico (anche attraverso il rinnovo del CCNL con salari europei) e la stabilizzazione del personale precario.

Cose da fare a Firenze