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La Fura Dels Baus

Fabbrica Europa 26/ma edizione, il festival diffuso sulla città

Martedì 16 Aprile 2019 Ore 23:15

La XXVI edizione si apre venerdì 3 maggio alla Stazione Leopolda con una delle compagnie che più di ogni altra ha sottolineato l'essenza creativa e segnato la memoria storica del festival dal 1994 a oggi: La Fura Dels Baus.

Free Bach 212 è una performance collettiva dedicata al rapporto tra i linguaggi, per una deflagrazione delle barriere tra i generi. Classico e popolare si mescolano nella proposta della leggendaria compagnia catalana, qui affiancata dall'ensemble barocco Divina Mysteria: la tradizione del flamenco viene amalgamata alle composizioni di J. S. Bach, per restituirne l'intrinseca, seppur celata, passionalità. Uno spettacolo eccentrico, multiforme, travolgente e anarchico che sa conquistare lo spettatore grazie a inediti e sorprendenti intrecci che, partendo da Bach (Cantata contadina BWV 212), attraversano musica elettronica, immagine multimediale, danza, azione scenica, flamenco, barocco e poetiche contemporanee (3 maggio).

Uno dei nomi più interessanti della scena femminile nord europea, la norvegese Ina Christel Johannessen, dà forma a Il lunedì, site specific pensato per lo spazio Alcatraz della Leopolda: due dei danzatori più rappresentativi di Zero Visibility Corp lavorano insieme ad alcuni performer selezionati su territorio italiano per creare un'opera cucita sulle coordinate del festival (3 maggio).

Un festival diffuso

Fabbrica Europa affronta il 2019 con lo slancio di un nuovo inizio. Un Festival diffuso sulla città anima diversi spazi, teatrali e non, con un continuo attraversamento di gesti performativi, sonori e artistici che esprimono i segni di una geografia creativa espansa che dall’Europa arriva all'Asia, passando per il Sud del mondo.

Il Festival, dopo l’inaugurazione alla Stazione Leopolda, prosegue fino a luglio coinvolgendo altri luoghi di Firenze. Una parte significativa della programmazione si sviluppa al Teatro della Pergola e nei nuovi spazi, versatili e modulabili, del PARC Performing Arts Research Centre (Palazzina ex Fabbri e Complesso Scuderie Granducali nel Parco delle Cascine), che da quest’anno Fondazione Fabbrica Europa gestisce progettualmente e continuativamente su assegnazione del Comune di Firenze. Inoltre, alcuni appuntamenti vengono presentati al Teatro Cantiere Florida, altri coinvolgono spazi inediti e particolari della città.

Teatro della Pergola

Il Teatro della Pergola, con cui Fabbrica Europa ha condiviso negli anni spettacoli preziosi, apre i suoi spazi al contemporaneo accogliendo alcuni eventi di respiro internazionale.

TrapTown, ultima creazione di Wim Vandekeybus, porta in un universo parallelo senza tempo e spazio definiti. Il poliedrico artista fiammingo, da sempre affascinato dalla natura universale dei miti antichi, ritorna con questa pièce al cosmo sconfinato e oscuro delle anime antiche, intrecciando danza, cinema, parola e musica in una nuova mitologia. In prima nazionale (5 maggio).

La montagna è imprendibile perché assoluta e sempre pronta a franare, dunque irresistibile per il corpo del danzatore così come per quello dello scalatore, che affrontano un costante allenamento al vuoto attraverso l’intelligenza motoria del fare, che parte sempre da un attacco: della parete o della coreografia. Di questo parallelismo è intriso Parete Nord di Michele Di Stefano (17 maggio).

A distanza di 10 anni dal debutto, Virgilio Sieni riallestisce il suo acclamato La natura delle cose, tratto dal poema filosofico-enciclopedico di Lucrezio “De rerum natura”. I danzatori attraversano le tre scene dando vita a un compatto quartetto di uomini e a una figura femminile metamorfica e sempre presente come la Venere-dea dell’atto generativo evocata dal poeta latino (30, 31 maggio).

Macchine, tratto da "La Morte di Marx" e altri racconti di Sebastiano Vassalli, conduce lo spettatore in un viaggio immaginifico attraverso il rapporto tra le automobili e l’uomo. I video e i suoni sfrecciano sulla scena e interagiscono con i protagonisti umani spogliati della propria identità. Una coproduzione NCA Small Theater (Armenia), Giardino Chiuso e Versiliadanza (4 maggio).

Il rapporto tra giovani generazioni e grandi figure del passato è evidenziato dal concerto di due musicisti francesi di grande raffinatezza: il clarinettista e compositore Michel Portal e il giovane astro del violino Theo Ceccaldi (9 maggio).

PARC Performing Arts Research Centre

Dalla scuderia aretina Woodworm Label, due tra gli autori più rappresentativi della scena italiana che coinvolgono almeno tre generazioni di appassionati della musica indipendente, sono capaci di parlare a un pubblico molto ampio e curioso: Motta con una Intervista tra parole e musica e Paolo Benvegnù con il reading I racconti delle nebbie (4 maggio).

Creatività dal Sud del Mondo con due proposte che ben ne rappresentano la contemporaneità nel rapporto con le radici: il musicista/compositore brasiliano Hamilton de Holanda, autentico virtuoso delmandolino (più volte al fianco di Stefano Bollani) noto per la sua miscela di jazz e sonorità latine, e le gemelle colombiane Las Añez, affascinanti portatrici di un sound magnetico fatto di voci, percussioni e un'elettronica minimale e morbida (5 maggio).

Focus Cina. Fabbrica Europa dal 2015 ha avviato coproduzioni asiatiche coinvolgendo compagnie prestigiose della danza contemporanea (dal Sud Corea, a Hong Kong, fino all'India) e giovani danzatori e performer italiani. Per il 2019 propone un progetto speciale, un originale focus sullanuova danza della Cina ideato proprio per il Festival. Quattro giornate sono infatti dedicate alla scoperta delle poetiche di sei coreografi cinesi indipendenti. Yu Yanan, Lian Guodong e Lei Yan, Tian Tian, Er Gao, Wu Hui portano avanti una ricerca molto personale che, partendo dalla tradizione, si concentra sul condizionamento culturale del corpo e la memoria corporea, giungendo a una qualità espressiva capace di manifestare una sensibilità contemporanea e anticonvenzionale che li rende anticipatori di un innovativo territorio performativo (9>12 maggio).

Little Fun Palace di OHT, compagnia fondata da Filippo Andreatta, è un omaggio al “Fun Palace”, leggendario progetto dell’architetto Cedric Price e della regista teatrale Joan Littlewood che negli anni ‘60 volevano realizzare un’università della strada. LFP è una roulotte che si modifica con diverse attività, incontri con specialisti, video, dj set, talk e ogni forma di spontaneità possibile. Il progetto approda a Firenze con un tour tra centro e periferia per incentivare il succedere di azioni in luoghi pubblici e contesti diversi. In collaborazione con Vivaio del Malcantone (3>10 maggio).

Teatro Sotterraneo presenta Tallk Show. Un po’ talk ragionato e un po’ show divertito, un’ora di palestra culturale sul teatro, “fabulous invalid” (per dirla con Orson Welles) che è sempre sul punto di morire e non muore mai (7 maggio).

In Shelter un uomo e una donna, Fabio Novembrini e Roberta Racis, approdano in uno spazio nuovo. Scoprono una geografia empatica ed emotiva, costruiscono codici gestuali e immaginano un rifugio in cui i corpi danzanti sanno esprimere una raffinata suggestione (12 maggio).

Datamigration_1 di Giovanfrancesco Giannini è un dispositivo coreografico che si relaziona con i flussi di dati di una connessione internet sempre presente. In un percorso di immagini e video, il performer accompagna il pubblico in un viaggio nella memoria personale archiviata (12 maggio).

Hedvig, nuova tappa del progetto L’ANITRASELVATICA di Federica Santoro e Luca Tilli, liberamente ispirato all’opera di Ibsen, è un personale e intenso affresco in divenire che attraversa la storia in generale come la storia di un nucleo di individui in particolare (16, 17 maggio).

Fireball di InQuanto teatro: uno spazio astratto diventa la tavola su cui Floor Robert disegna un ritratto impietoso e poetico delle sue paure e dei suoi desideri. Fra teatro, danza, installazione e arte visiva, prende forma un dialogo, intimo e surreale, tra performer e pubblico (18, 19 maggio).

La ribellione può unire animi e corpi, accompagnandoli verso la bellezza e immaginazione. Ispirato alla poesia Rant e alla Beat generation, Sea Rant di Company Blu tratteggia collettivamente una rivoluzione del sé attraverso la danza quale azione poli-relazionale (24, 25 maggio).

Dal Canada Andréane Leclerc e Dany Desjardins / Nadère Arts Vivants presentano Sang Bleu, un'esplorazione del corpo in relazione alla materia che lo compone. Una visione intensa della degenerazione fisica, non come annientamento ma come processo di evoluzione e trasfigurazione della carne, restituiti in scena con straordinaria incisività immaginifica (7, 8 giugno).

Black Hole di Shamel Pitts è un’esperienza caleidoscopica che utilizzando movimento, luce e arte visiva coinvolge il pubblico in un viaggio ipnotico e colorato, senza uscita. Tre performer di origine africana creano una trinità tanto vigorosa quanto misteriosa di afro-futurismo (18, 19 giugno).

Cristina Kristal Rizzoè in scena con VN Solo. “Verklarte Nacht” di Arnold Schönberg è l’incipit per articolare una danza viscerale, in cui è l’istinto del corpo nell’ascolto musicale a prevalere sul concetto e a disegnare l’immagine dinamica del gesto artistico (19, 20 giugno)

Giuseppe Muscarello porta in scena Kalsa, omaggio al quartiere di Palermo, simbolo di accoglienza e condivisione. Due corpi in uno spazio circoscritto. Chi è l'altro che abita il mio mondo e che, in definitiva, abita anche il suo? Nessuno ne è padrone. È coesistenza (20, 21 giugno).

Il metodo sviluppato da Barbara Berti esplora le connessioni invisibili tra corpo e mente, subconscio e percezione cosciente del reale. In Bau#1 movimento e parola si creano in tempo reale traducendo i processi che scorrono tra pubblico e performer (21 giugno).

Compagnia Simona Bucci presenta Preludi e fughe. Studio, una restituzione di fine residenza, un work in progress del lavoro che debutterà il 30 agosto nell'ambito di Stresa Festival (6 luglio).

Teatro Cantiere Florida

Dalla Corea giunge la fascinazione espressiva di Goblin Party che inSilver Knife indaga gli aspetti conflittuali dell'identità femminile. I corpi di quattro danzatrici trasmettono emozioni capaci di tessere una relazione coinvolgente con il pubblico, amplificandone la prospettiva (21 maggio).

Do animals go to heaven? di Olimpia Fortuni si interroga sul rapporto fra uomo e animale attraverso una riflessione sulla violenza. Prende corpo un’immersione profonda nella paura della graduale degenerazione dell’uomo verso il disordine (22 maggio).

Collapse di Francesco Sgrò è una storia semplice: 5 persone, 35 palline, 5 clave e una ruota, la musica che accompagna una travolgente fantasia di corpi e oggetti. Fisicità, danza, giocoleria e acrobatica sono gli ingredienti di questa appassionante forma di elogio al movimento (23 maggio).

Quelques-uns le demeurent del giovane coreografo francese Alexandre Fandard è un assolo ispirato alla citazione di Samuel Beckett “Tutti siamo nati pazzi, alcuni rimangono tali”. Attingendo all'estetica del chiaroscuro, questa pièce poetica e pittorica di grande potenza espressiva, è un'esplorazione della vertigine della follia. Il paradosso inscritto in un corpo che si libera dal nulla prima di esserne colto. E mentre il corpo lotta, nasce la creazione (24 maggio).

Sala Vanni

Una musica senza frontiere, innovativa e debordante, ma con radici ben salde, è quella del trio composto da Riccardo Tesi, Patrick Vaillant, Gianluigi Trovesi: un’esplorazione onirica delle sonorità mediterranee grazie a un vocabolario espressivo capace di oltrepassare i limiti del folklore proiettandosi verso i territori del jazz più coraggioso. In collaborazione con Music Pool (8 maggio).

Teatro del Maggio

L’installazione Giuseppe Chiari. La luce è un dialogo tra rumore e silenzio, duplicato nella relazione tra luce e buio. Un progetto di Tempo Reale in collaborazione con Maggio Fiorentino e Frittelli Arte Contemporanea (12 maggio). Evento preceduto da un incontro di approfondimento (11 maggio).

Chiostro di Santa Maria Novella

Invisible Habitudes di T.H.E. Dance Company / Swee Boon Kuiki (Singapore), focalizzandosi sulla relazione tra mente-corpo-cuore, esprime le esperienze autentiche di ogni danzatore, storie di un'identità fluida intessuta di memoria, infanzia, cultura, etnia. Ogni corpo è un contenitore cavo che porta in sé un mondo individuale. In collaborazione con Florence Dance Festival (6 luglio).

Progetto regionale

Nell’ambito del progetto territoriale di Fondazione Fabbrica Europa/Ente di rilevanza regionale, a San Gimignano (SI) dal 3 al 7 luglio si svolge il Festival Orizzonti Verticali: teatro, danza, incontri.

Estate Fiorentina

La decima edizione del Festival au Désert porta nel Parco delle Cascine di Firenze, dal 10 al 12 luglio, la magia dell’incontro in musica tra culture nomadi, per tre giorni ritmi, riflessioni e socialità.

Festival Fabbrica Europa è un progetto di Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee / Ente di rilevanza regionale.

Gode del sostegno di Regione Toscana, Comune di Firenze, MiBAC Ministero dei beni e delle attività culturali, Fondazione CR Firenze. Questa edizione vede la collaborazione di Fondazione Teatro della Toscana e il supporto di Institut Français.

Programma completo: www.fabbricaeuropa.net

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