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Evento La vita dolce, alla scoperta della Val di Bisenzio Vaiano

La vita dolce, alla scoperta della Val di Bisenzio

Arte, Visita guidata
vai Mazzini Vaiano
Vaiano

Scaduto

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Alla scoperta della Val di Bisenzio turistica tra natura, ville e sapori con la mostra, promossa dal Comune di Vaiano e dalla Fondazione CDSE, che apre i battenti sabato 27 ottobre alle 15.30 alla villa del Mulinaccio (fino al 25 novembre). La vita dolce, questo il titolo dell’allestimento racconta gli albori del turismo in Val di Bisenzio fra la fine dell’Ottocento e il Novecento con un ricchissimo corredo di immagini, fra cui quelle messe a disposizione dalla sezione del CAI di PratoEmilio Bertini, e di documenti d’archivio, compreso il patrimonio dell’Archivio di Stato di Prato.

Alla mostra è legato un ricco calendario di eventi per tutto il mese di novembre, eventi incentrati sui prodotti del territorio e che si svolgono tutti alla Villa del Mulinaccio di Vaiano. Dalla festa d’autunno con le castagne al concorso dedicato all’olio, dalla caccia al tesoro in villa ancora alla scoperta delle olive e dell’olio, alle degustazioni e al mercato di Re Tartufo, una delle preziose eccellenze della Va di Bisenzio.

La mostra, una serie di eleganti pannelli corredati dalle splendide immagini d’epoca, racconta la vita nelle ville della Val di Bisenzio, la dolcezza di vacanze d’altri tempi, fra passeggiate e conversazioni nei giardini.

Una delle ville protagoniste dell’allestimento è proprio il complesso cinquecentesco del Mulinaccio. La villa vanta un’antica tradizione di ospitalità estiva delle nobili casate fiorentine che nei secoli l’hanno posseduta: prima i banchieri Sassetti, Francesco e Cosimo - che ne avevano seguito la costruzione dal 1476 - e Filippo Sassetti che nella prima metà del Cinquecento dal Mulinaccio scrisse lettere bellissime, poi gli Strozzi e infine, dal 1660, la famiglia Vai che aggiunse il ninfeo e l’edificio della tinaia. La villa rimase un buen retiro aristocratico, luogo ideale per rigenerare il corpo e lo spirito, fino all’estinguersi della famiglia nel Novecento, ma nell’800 Giuseppe Vai ebbe anche il tempo di trasformarla in una moderna fattoria, con nuove colture e tecniche (come la spremitura dell’olio a freddo) nell’ottica di maggiore produttività e guadagno.

C’è poi la residenza prediletta dei Buonamici, villa San Gaudenzio, costruita su un complesso di antiche fortificazioni medievali e ristrutturata dal capostipite Buonamico, lanaiolo fiorentino che fece fortuna a Prato. I Buonamici, che tradizionalmente salivano a Sofignano per la villeggiatura estiva in occasione della grande festa del 26 giugno, erano abituati alle allegre brigate e ai piaceri della tavola: nel Cinquecento avevano ospitato il poeta Agnolo Firenzuola gaudente commensale, le spedizioni del vino aleatico della Vigna delle Veneri a Galileo Galilei, documentate dall’epistolario personale dello scienziato, e i banchetti allestiti per i generali delle armate napoleoniche nel 1799. Tutti godevano delle delizie che la campagna valbisentina offriva: dai funghi prugnoli e tartufi della Calvana, fino al famoso vinsanto dal profumo intenso fatto appassire sulle stuoie nella grande tinaia.

L’antica villa di Calcinaia sulla via di mezza costa a Sofignano fu ricomprata all’asta dal diplomatico fiorentino Pietro Del Bello e divenne così villa del Bello. Ristrutturata, dotata di ninfeo e arredata in stile liberty, aveva un curatissimo giardino abbellito da un maestoso cedro ancora oggi esistente e un “giardino d’inverno”, con una grande serra sul lato della Calvana. Erano i luoghi prediletti di Enrichetta e Assuntina Del Bello che tra le due guerre, ritiratesi in solitudine, presero abitudini stravaganti: si alzavano a mezzogiorno, cenavano alle due di notte e rimanevano sveglie a fare concertini fino all’alba, per poi vestirsi di tutto punto e andare a messa su una treggia trainata dalle vacche di razza Calvanina.

Info e prenotazioni visite guidate: info@fondazionecdse.it - 0574 942476 (lun-ven, ore 9-13) www.fondazionecdse.it

Vaiano
Indirizzo: vai Mazzini, Vaiano

Contatti dell'evento

Sito web: www.fondazionecdse.it




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