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Evento Una passeggiata tra storie d'amore e di fantasmi. Da SS. Annunziata alla Chiesa di Dante (ITINERARIO LIBERO NON GUIDATO) Piazza Santissima Annunziata

Una passeggiata tra storie d'amore e di fantasmi. Da SS. Annunziata alla Chiesa di Dante (ITINERARIO LIBERO NON GUIDATO)

All'aperto, Arte, Itinerario
Piazza della Santissima Annunziata Firenze
Piazza Santissima Annunziata

Scaduto

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Itinerario Libero Non Guidato

Chissà quante volte la tua fidanzata avrà espresso il desiderio di passare una giornata romantica insieme, tu e lei, mano nella mano, a fare qualcosa di speciale. E tu lì, a impazzire. Testa pesante, chiedi l’aiuto di Google: pic nic sulle colline, degustazioni di vino, terme, massaggi, cene a lume di candela. Tutto già visto e stravisto. E tutto già fatto, peraltro. Niente. Nemmeno i suggerimenti di “colui che tutto sa” ti aiutano. E allora?

Cosa fai?

Continui a cercare idee per stupirla senza arrivare mai a capo di nulla o ti fidi di noi?

Segui i nostri consigli, prendila per mano e portala alla scoperta di alcuni degli angoli più romantici di Firenze. Perché, come si dice, a volte le cose semplici, quelle che hai sotto gli occhi tutti giorni, sono le più preziose.

P.S. Fai pure lo spavaldo per un giorno, ti diamo noi tutte le dritte! Leggi qui.

Periodo ideale: sempre

N° tappe: 4

Km totali: 2

Durata prevista: 1 ora ca.

Piazza SS. Annunziata

Prima tappa del nostro itinerario è la bellissima Piazza SS. Annunziata dove sorge l'omonima chiesa al cui interno si trova un dipinto che rappresenta l'Annunciazione a Maria. Vista la sua bellezza, leggenda vuole che a dipingerlo sia stato proprio un Angelo.

E' antica tradizione che i novelli sposi vadano a rendere omaggio alla Vergine lasciando ai piedi del dipinto, un bouquet di fiori bianchi come buon auspicio per la loro unione.

Uscite dalla chiesa e dirigetevi verso Via de’ Servi. Qui, davanti alla facciata in mattoni rossi del palazzo Budini Gattai noterete una finestra semi aperta, l'ultima del 2 piano in alto a destra vicina all'angolo con il porticato.

Si narra che da quella finestra una giovane sposa avesse salutato il marito in partenza per la guerra e che tutti i giorni si affacciasse nella speranza di poterlo vedere tornare. Purtroppo l'attesa fu vana, il marito non tornò e la signora, ormai vecchia, morì.

Dopo la morte, i parenti si apprestarono a chiudere la finestra che da anni era rimasta aperta; così facendo, dentro la stanza iniziarono a volare i mobili e le porte a sbattere, ma tutto questo cessò all'istante quando finalmente la finestra fu riaperta. A seguito di questo evento, da quel tempo fino ad oggi la finestra non è stata mai completamente chiusa.

Da vedere: 

il dipinto che rappresenta l'Annunciazione a Maria

Porta della Mandorla

Proseguite per Via dei Servi, il cui nome deriva dai Servi di Maria ordine religioso fondato a Monte Senario che si occupò della costruzione della Chiesa della SS Annunziata e, al termine, voltate a destra in piazza del Duomo. Qui, sulla sinistra si può ammirare la fiancata della Cattedrale. In prossimità della cosiddetta Porta detta della Mandorla, considerata una delle più belle del Duomo per i suoi bassorilievi marmorei incorniciati a forma di mandorla ed un pregevole mosaico, spostiamo lo sguardo in alto e su una mensola della tribuna notiamo un doccione marmoreo con la testa di un bue dalle corna assai pronunciate.

Si racconta che nel 1400, durante la costruzione della basilica, un carpentiere si fosse invaghito di una bella signora, moglie di un sarto che aveva le finestre del laboratorio proprio davanti al cantiere. Sembra che la moglie avesse accettato la relazione ma il marito, scoprendola, l'avesse poi fatta interrompere.

Il carpentiere per vendetta fece allora murare questa testa cornuta proprio davanti alle finestre del sarto per sbeffeggiarlo.

Da vedere: 

la testa del bue

La tomba vuota di Ginevra degli Amieri

Spostatevi ora dietro al campanile di Giotto dove sul lato destro della fiancata del Duomo potrete notare una lastra in marmo bianco di origine medievale.

Si racconta che nel 1396, una la giovane Ginevra degli Amieri sposata per procura con il nobile Francesco Agolanti, ma ancora innamorata e ricambiata dal Antonio Rondinelli, fosse stata colpita da una violentissima febbre tanto da perdere i sensi. Quell'anno molti fiorentini erano vittime di una terribile epidemia di peste che stava causando migliaia di morti e si pensò che anche la giovane fosse stata colpita dalla malattia. Vestita, quindi, con l'abito bianco da sposa, fu deposta in una tomba comune.

Ma non era peste, si trattava solo di morte apparente! Così Ginevra risvegliandosi e accorgendosi di essere stata sepolta, con la forza della disperazione riuscì a sollevare la lastra che il becchino aveva parzialmente appoggiato a terra senza murarla.

Uscita all'aperto, si recò impaurita, prima, verso la casa del marito, poi, verso la casa dei genitori: tutt’e tre, credendola ormai defunta, pensarono si trattasse del suo fantasma e facendosi il segno della croce, chiusero la porta.

Disperata, andò dal suo grande amore Antonio che subito la riconobbe e si prese cura di lei. Alla richiesta del marito di ritornare, Ginevra si rifiutò affermando con sarcasmo che essendo un fantasma, fosse libera da ogni vincolo e quindi anche quello di tornare da lui!

Da vedere: 

la lastra tombale

La Chiesa di Dante

Dalla piazza del Duomo entrate in via dello Studio - così chiamata perché qui aveva sede la prima Università fiorentina) e al termine, voltando a sinistra, imboccate via del Corso. Qui, sulla facciata di Palazzo Portinari, ora Salviati, si nota una lapide sormontata dallo stemma Portinari con i versi danteschi riferiti all'incontro di Dante con la sua musa Beatrice : Sovra candido vel cinta d'oliva donna m’apparve, … (Leggete sul posto il resto di questa meravigliosa terzina. Ne vale davvero la pena!)

Davanti a Palazzo Portinari, imboccate via Santa Margherita e entrate nella Chiesa di Santa Margherita, meglio nota a noi tutti come Chiesa di Dante. Dante abitava a pochi passi da qui e cercava lo sguardo di Beatrice mentre lei si recava a Messa.

All'interno si trova la lapide commemorativa dove l'angelica Beatrice fu sepolta e molti visitatori Le rendono omaggio con bigliettini di messaggi personali.

Nella stessa Chiesa si trova anche la lapide di sepoltura della sua nutrice Monna Tessa alla quale Beatrice, nonostante si fosse separata da lei dopo il matrimonio con Simone de' Bardi, rimase legata fino alla morte.

Questa prima parte del nostro itinerario romantico per le vie di Firenze non poteva che concludersi qui, in uno dei luoghi simbolo dell’amore, quello con la A maiuscola.

Da vedere: 

la lapide dantesca

Nella seconda parte del nostro itinerario vi condurremo fino in Oltrarno. Seguiteci!

Gratuito. L'itinerario, della durata stimata di 1 ora circa, può essere effettuato sempre.
GoGo dice su Evento

Un percorso a piedi dal sapore romantico tra storie d'amore indimenticabili di un'epoca che fu. Un percorso alla scoperta della Firenze che fu tra passioni travolgenti, fantasmi e grande letteratura.  

Piazza Santissima Annunziata
Indirizzo: Piazza della Santissima Annunziata, Firenze 50122




Gli eventi non sono organizzati da GoGoFirenze ma sono comunicati alla redazione o recuperati da fonti pubbliche attendibili. GoGoFirenze non è responsabile della correttezza delle informazioni né fornisce informazioni o prenotazioni, se non diversamente specificato.