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IL MAGGIO AL CINEMA 2019 – POTERE E VIRTÙ
TORNA IL CICLO DI INCONTRI AD INGRESSO LIBERO IN COLLABORAZIONE CON IL FESTIVAL DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
Il tema del festival ruota quest’anno sul binomio Potere e Virtù. I tre titoli che proponiamo riflettono umanissime virtù (la ri/conoscenza del kagemusha, la resistenza del condannato, l’appartenenza della pulzella) sul potere trascendentale dell’esistenza. A cura di Gabriele Rizza.
INGRESSO LIBERO
PROGRAMMA
>>Lunedi 20 maggio ore 17.00
La passione di Giovanna d’Arco
La passion de Jeanne d’Arc di Carl Theodor Dreyer, con Renée Falconetti, Eugène Silvain, Michel Simon, Maurice Stutz, Antonin Artaud, André Berly, Ravet. Francia 1928; b/n; 90 minuti.
Vita e morte della Pulzella d’Orleans raccontata in un solo processo e in una sola giornata tra il palazzo di giustizia e l’attigua piazza di Rouen. Dreyer concentra tempo e spazio per andare oltre la leggenda e raggiungere la verità estetica e psicologica del soggetto. Il volto umano (su tutti quello dolorosamente scabro di Falconetti) come specchio dell’anima e del suo destino. Splendido bianconero di Rudolof Matè. Uno dei capolavori del muto, vertice della carriera di Dreyer, in equilibrio tra reportage e cinema sperimentale.
>>Mercoledì 22 maggio ore 18.00
La Trota
Il documentario di Christopher Nupen sull'opera di Schubert viene riproposto a cinquant'anni dalla prima esecuzione alla presenza di Zubin Mehta, Cristiano Chiarot e Giorgio van Straten. Era il 30 agosto del 1969 quando cinque giovani musicisti eseguirono il quintetto op.114 D 667 La Trota, di Franz Schubert, alla New Queen Elizabeth Hall di Londra. Questi i loro nomi: Daniel Barenboim, al piano, Jacqueline Du Pré, al violoncello, Itzhak Perlman, al violino, Pinchas Zuckerman, alla viola e Zubin Metha al contrabbasso.
Un’esecuzione memorabile che, dopo cinquant'anni, possiamo continuare ad apprezzare, grazie al film La Trota, realizzato dal regista Christopher Nupen,
>>Lunedi 27 maggio ore 17.00
Un condannato a morte è fuggito
Un condamné à mort s’est échappé di Robert Bresson, con François Leterrier, Charles Le Clainche, Maurice Beerblock, Roland Monod, Jacques Ertaud. Francia 1956; b/n; 100 minuti.
Lione 1943. Un esponente della Resistenza, condannato a morte, riesce ad evadere. Ispirato a un episodio reale, Bresson riduce al minimo ogni riferimento storico, concentrandosi sull’atmosfera, sul rapporto metafisico dell’uomo con la libertà. Il regista amato dai “turchi” dei Cahiers (per Truffaut “il film francese più decisivo degli anni 50”), al suo quarto lungometraggio (il primo senza attori professionisti) realizza il manifesto assoluto della propria poetica: scarna, rigorosa. Parabola calvinista scandita dalla Messa in do minore di Mozart.
>>Lunedi 10 giugno ore 17.00
Kagemusha, l’ombra del guerriero
Kagemusha di Akira Kurosawa, con Tatsuya Nakadai, Tsutomu Yamazaki, Kenichi Hagiwara, Takashi Shimura, Mitsuko Baisho. Giappone 1980; colore; 160 minuti.
Giappone secolo XVI. Il principe Shingen, mortalmente ferito, viene rimpiazzato da un “kagemusha” (uomo-ombra, cioè un sosia) cui viene insegnato a comportarsi da re per non creare allarmismo nelle truppe e ingannare il nemico. Amara parabola sull’illusione della vita e sulla sottile linea di confine che corre fra essere e apparire, fra maschera e personaggio. Grandioso affresco epico, affascinante riflessione sul concetto di identità dove le mistificazioni e le violenze del potere incrociano la caducità della gloria. Palma d’oro a Cannes.
Cinema La Compagnia
Indirizzo: Via Cavour, 50 R, Firenze
Sito web: http://www.cinemalacompagnia.it/
Sito web: www.cinemalacompagnia.it
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