Scaduto
Federico II ne era un appassionato cultore, tanto da aver sviluppato alcune tecniche di volo e averci scritto perfino un’opera in sei volumi, senza tralasciare il fatto che fece proprio di un falco il suo stemma araldico: l’antica arte della falconeria torna ‘a casa’ domenica 28 maggio con l’iniziativa Falconieri al Castello proposta dalle cooperative Chora e CoopCulture al Castello dell’Imperatore.
Una intera giornata, dalle 11 del mattino fino alle 19.30, nella quale la dimora fatta costruire da Federico II nel Tredicesimo secolo sarà animata da falchi, gufi e poiane, falconi, grifoni e da tante attività riservate a grandi e piccoli. L’evento è promosso in collaborazione con “Antica Falconeria Toscana”.
Alle 12 e alle 17 è in programma “Piccoli Falconieri”, un’attività pensata in particolare per bambini (dai 3 ai 14 anni) che consente loro non solo l’osservazione di alcuni esemplari ma anche di tenerne uno sul pugno e seguire le dimostrazioni di volo libero. È dedicata invece in particolare agli adulti l’attività delle 15 “La Falconeria nel Medioevo” momento nel quale saranno fornite nozioni teoriche sui volatili, su anatomia e comportamento, e informazioni di carattere storico sulla falconeria che nel medioevo era particolarmente diffusa, tanto da rivestire un aspetto fondamentale della vita sociale del nobile europeo, non solo come diletto ma come una vera e propria scienza. Alle18.15 gufi, falchi e poiane saranno protagonisti di una dimostrazione di “basso volo” che coinvolgerà attivamente anche il pubblico.
L’ingresso al Castello, al costo di 5 euro, sarà valido per l’intera giornata.
Prezzo: € 5
Castello dell'Imperatore
Indirizzo: Piazza Santa Maria delle Carceri, Prato 59100
Sito web: www.coopculture.it
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